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Aspirina Dolore e Infiammazione Antidolorifico Antinfiammatorio per Mal di Testa e Dolori 20 Cpr
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Descrizione Aspirina Dolore e Infiammazione Antidolorifico Antinfiammatorio per Mal di Testa e Dolori 20 Cpr
DENOMINAZIONE:
ASPIRINA COMPRESSE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Analgesici.
Altri analgesici (non oppioidi) e antipiretici.
Acido acet ilsalicilico e derivati.
PRINCIPI ATTIVI:
Aspirina 500 mg compresse adulti.
Una compressa contiene: acido acetil salicilico 500 mg.
Aspirina 400 mg compresse effervescenti con vitamin a C.
Una compressa contiene: acido acetilsalicilico 400 mg acido ascor bico (Vitamina C) 240 mg.
ECCIPIENTI:
Compresse: amido di mais cellulosa polvere.
Compresse effervescenti: c itrato monosodico, sodio bicarbonato, sodio carbonato, acido citrico a nidro.
INDICAZIONI:
Terapia sintomatica degli stati febbrili e delle sindromi influenzali e da raffreddamento.
Trattamento sintomatico di mal di testa e di dent i, nevralgie, dolori mestruali, dolori reumatici e muscolari.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR:
Sono controindicate in caso di: ipersensibilita' ai principi attivi (a cido acetilsalicilico e acido ascorbico), ad altri analgesici (antidol orifici)/antipiretici (antifebbrili)/farmaci antinfiammatori non stero idei (FANS) o ad uno qualsiasi degli eccipienti; ulcera gastroduodenal e; diatesi emorragica; insufficienza renale, cardiaca o epatica gravi; deficit della glucosio -6-fosfato deidrogenasi (G6PD/favismo); tratta mento concomitante con metotrexato (a dosi di 15 mg/settimana o piu') o con warfarin; anamnesi di asma indotta dalla somministrazione di sal icilati o sostanze ad attivita' simile, in particolare farmaci antinfi ammatori non steroidei; ultimo trimestre di gravidanza e allattamento; bambini e ragazzi di eta' inferiore a 16 anni.
POSOLOGIA:
Adulti: 1-2 compresse come dose singola, ripetendo, se necessario, la dose ad intervalli di 4-8 ore fino a 2- 3 volte al giorno.
Le compress e vanno sempre prese con acqua, te', limonata, etc.; 1-2 compresse com e dose singola, ripetendo, se necessario, la dose ad intervalli di 4-8 ore fino a 3-4 volte al giorno.
Aspirina C deve essere sempre sciolta prima dell'uso (1 compressa in mezzo bicchiere d'acqua).
L'uso del pr odotto e' riservato ai soli pazienti adulti.
Utilizzare sempre il dosa ggio minimo efficace ed aumentarlo solo se non e' sufficiente ad allev iare i sintomi (dolore e febbre).
Non superare le dosi consigliate: in particolare i pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopraindicati.
I soggetti maggiormente esposti al rischio di effetti indesiderati gravi, che possono usare il farmaco solo se prescritto da l medico, devono seguirne scrupolosamente le istruzioni.
Usare il medi cinale per il periodo piu' breve possibile.
Non assumere il prodotto p er piu' di 3 - 5 giorni senza il parere del medico.
Consultare il medi co nel caso in cui i sintomi persistano.
Assumere il medicinale prefer ibilmente dopo i pasti principali o, comunque, a stomaco pieno.
Popola zione pediatrica.
Aspirina compresse e Aspirina compresse effervescent i con vitamina C non sono indicate per l'uso nella popolazione pediatr ica.
CONSERVAZIONE:
Blister: conservare a temperatura inferiore ai 30 gradi C.
Compresse e ffervescenti: conservare ad una temperatura inferiore ai 25 gradi C.
AVVERTENZE:
Reazioni di ipersensibilita'.
L'acido acetilsalicilico e gli altri FAN S possono causare reazioni di ipersensibilita' (compresi attacchi d'as ma, rinite, angioedema o orticaria).
Il rischio e' maggiore nei sogget ti che gia' in passato hanno presentato una reazione di ipersensibilit a' dopo l'uso di questo tipo di farmaci e nei soggetti che presentano reazioni allergiche ad altre sostanze (es.
reazioni cutanee, prurito, orticaria).
Nei soggetti con asma e/o rinite (con o senza poliposi nas ale) e/o orticaria le reazioni possono essere piu' frequenti e gravi.
In rari casi le reazioni possono essere molto gravi e potenzialmente f atali.
Nei casi seguenti la somministrazione del farmaco richiede la p rescrizione del medico dopo accurata valutazione del rapporto rischio/ beneficio: soggetti a maggior rischio di reazioni di ipersensibilita' (vedere sopra); soggetti a maggiore rischio di lesioni gastrointestina li.
L'acido acetilsalicilico e gli altri FANS possono causare gravi ef fetti indesiderati a livello gastrointestinale (sanguinamento, ulcera, perforazione).
Per tale motivo questi farmaci non devono essere usati dai soggetti affetti da ulcera gastrointestinale o sanguinamenti gast rointestinali.
E' prudente che ne evitino l'uso anche coloro che in pa ssato hanno sofferto di ulcera gastrointestinale o sanguinamenti gastr ointestinali.
Il rischio di lesioni gastrointestinali e' un effetto do se correlato, in quanto la gastrolesivita' e' maggiore in soggetti che fanno un uso di dosi piu' elevate di acido acetilsalicilico.
Anche i soggetti con abitudine all'assunzione di forti quantita' di alcool son o maggiormente esposti al rischio di lesioni gastrointestinali (sangui namenti in particolare).
Soggetti con difetti della coagulazione o in trattamento con anticoagulanti.
Nei soggetti affetti da difetti della coagulazione o in trattamento con anticoagulanti l'acido acetilsalicil ico e gli altri FANS possono causare una grave riduzione delle capacit a' emostatiche esponendo a rischio di emorragia.
Soggetti con compromi ssione della funzione renale o cardiaca o epatica L'acido acetilsalici lico e gli altri FANS possono essere causa di una riduzione critica de lla funzione renale e di ritenzione idrica; il rischio e' maggiore nei soggetti in trattamento con diuretici.
Cio' puo' essere particolarmen te pericoloso per gli anziani e per i soggetti con compromissione dell a funzione renale o cardiaca o epatica.
Soggetti affetti da asma L'aci do acetilsalicilico e gli altri FANS possono causare un aggravamento d ell'asma.
Eta' geriatrica (specialmente al di sopra dei 75 anni).
Il r ischio di effetti indesiderati gravi e' maggiore nei soggetti in eta' geriatrica.
I soggetti di eta' superiore ai 70 anni, soprattutto in pr esenza di terapie concomitanti, devono usare Aspirina solo dopo aver c onsultato il medico.
Aspirina non deve essere utilizzato nella popolaz ione pediatrica.
I prodotti contenenti acido acetilsalicilico non devo no essere utilizzati nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore ai 16 anni con infezioni virali, a prescindere dalla presenza o meno di febbre.
In certe affezioni virali, specialmente influenza A, influe nza B e varicella, esiste il rischio di Sindrome di Reye, una malattia molto rara, ma pericolosa per la vita, che richiede un immediato inte rvento medico.
Il rischio puo' essere aumentato in caso di assunzione contemporanea di acido acetilsalicilico, sebbene non sia stata dimostr ata una relazione causale.
Il vomito persistente in pazienti affetti d a queste malattie puo' essere un segno di Sindrome di Reye.
Soggetti c on iperuricemia/gotta L'acido acetilsalicilico puo' interferire con l' eliminazione dell'acido urico: alte dosi hanno un effetto uricosurico mentre dosi (molto) basse possono ridurne l'escrezione.
Occorre inoltr e considerare che l'acido acetilsalicilico e gli altri FANS possono ma scherare i sintomi della gotta ritardandone la diagnosi.
E' anche poss ibile un effetto antagonista con i farmaci uricosurici.
Soggetti con p redisposizione alla nefrolitiasi calcio-ossalica (calcolosi renale) o con nefrolitiasi ricorrente Aspirina compresse effervescenti con vitam ina C : la vitamina C (acido ascorbico) deve essere usata con cautela da soggetti con predisposizione alla nefrolitiasi calcio-ossalica (cal colosi renale) o con nefrolitiasi ricorrente.
Associazione di farmaci non raccomandate o che richiedono precauzioni particolari o un aggiust amento del dosaggio.
L'uso di acido acetilsalicilico in associazione a d alcuni farmaci puo' aumentare il rischio di effetti indesiderati gra vi (vedere paragrafo 4.5).
Non usare l'acido acetilsalicilico insieme ad un altro FANS o, comunque, non usare piu' di un FANS per volta.
Fer tilita'.
L'uso di acido acetilsalicilico come di qualsiasi farmaco ini bitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi potr ebbe interferire con la fertilita'; di cio' devono essere informati i soggetti di sesso femminile ed in particolare le donne che hanno probl emi di fertilita' o che sono sottoposte ad indagini sulla fertilita'.
Sodio.
Aspirina compresse effervescenti.
con Vitamina C contiene 933 m g di sodio per compressa: puo' non essere adatto per i soggetti che de vono seguire una dieta a basso contenuto di sodio.
Se si deve essere s ottoposti ad un intervento chirurgico (anche di piccola entita', ad es empio l'estrazione di un dente) e nei giorni precedenti si e' fatto us o di acido acetilsalicilico o di un altro FANS occorre informarne il c hirurgo per i possibili effetti sulla coagulazione.
Dato che l'acido a cetilsalicilico puo' essere causa di sanguinamento gastrointestinale o ccorre tenerne conto nel caso fosse necessario eseguire una ricerca de l sangue occulto.
Prima di somministrare un qualsiasi medicinale devon o essere adottate tutte le precauzioni utili a prevenire reazioni inde siderate; particolarmente importante e' l'esclusione di precedenti rea zioni di ipersensibilita' a questo o ad altri medicinali e l'esclusion e delle altre controindicazioni o delle condizioni che possono esporre a rischio di effetti indesiderati potenzialmente gravi sopra riportat e.
In caso di dubbio consultare il proprio medico o farmacista.
Una im perfetta e protratta conservazione di Aspirina C puo' causare variazio ni nella colorazione della compressa che di per se' non pregiudicano n e' l'attivita' ne' la tollerabilita' del principio attivo.
In tale eve nienza si consiglia comunque di chiedere la sostituzione della confezi one in farmacia.
L'assunzione del prodotto deve avvenire a stomaco pie no.
INTERAZIONI:
Associazioni controindicate.
Metotrexato (dosi maggiori o uguali a 15 mg/settimana): aumento dei livelli plasmatici e della tossicita' del m etotrexato; il rischio di effetti tossici e' maggiore se la funzione r enale e' compromessa.
Warfarin: grave aumento del rischio di emorragia per potenziamento dell'effetto anticoagulante.
Associazioni non racco mandate (l'uso concomitante dei due farmaci richiede la prescrizione d el medico dopo accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio) An tiaggreganti piastrinici: aumento del rischio di emorragia per somma d ell'effetto antiaggregante.
Trombolitici o Anticoagulanti orali o pare nterali : aumento del rischio di emorragia per potenziamento dell'effe tto farmacologico.
FANS (uso topico escluso): aumento del rischio di e ffetti indesiderati gravi.
Metotrexato (dosi inferiori a 15mg/settiman a): l'aumento del rischio di effetti tossici (vedi sopra) deve essere considerato anche per il trattamento con Metotrexato a bassi dosaggi.
Inibitori selettivi del re-uptake della Serotonina (SSRI): incremento del rischio di sanguinamento dell'apparato gastrointestinale superiore a causa di un possibile effetto sinergico.
Associazioni che richiedon o precauzioni particolari o un aggiustamento del dosaggio (l'uso conco mitante dei due farmaci richiede la prescrizione del medico dopo accur ata valutazione del rapporto rischio/beneficio) ACE-inibitori: riduzio ne dell'effetto ipotensivo; aumento del rischio di compromissione dell a funzione renale.
Acido Valproico: aumento dell'effetto dell'acido va lproico (rischio di tossicita').
Antiacidi: gli antiacidi assunti cont emporaneamente ad altri farmaci possono ridurne l'assorbimento; l'escr ezione di acido acetilsalicilico aumenta nelle urine alcalinizzate.
An tidiabetici (es: insulina e ipoglicemizzanti orali): aumento dell'effe tto ipoglicemizzante; l'uso dell'acido acetilsalicilico nei soggetti i n trattamento con antidiabetici deve tener conto del rischio di indurr e ipoglicemia.
Digossina: aumento della concentrazione plasmatica di d igossina per diminuzione dell'eliminazione renale.
Diuretici : aumento del rischio di nefrotossicita' dell'acido acetilsalicilico e degli al tri FANS; riduzione dell'effetto dei diuretici.
Acetazolamide: ridotta eliminazione di acetazolamide (rischio di tossicita').
Fenitoina: aum ento dell'effetto della fenitoina.
Corticosteroidi (esclusi quelli per uso topico e quelli impiegati per la terapia dell'insufficienza corti cosurrenale): aumento del rischio di lesioni gastrointestinali; a caus a dell'aumentata eliminazione dei salicilati indotta dai corticosteroi di si ha riduzione dei livelli plasmatici di salicilato.
Per contro, d opo interruzione del trattamento corticosteroideo, si puo' verificare sovradosaggio di salicilati.
Metoclopramide: aumento dell'effetto dell 'acido acetilsalicilico per incremento della velocita' di assorbimento .
Uricosurici (es: probenecid, benzbromarone): diminuzione dell'effett o uricosurico.
Zafirlukast: aumento della concentrazione plasmatica di zafirlukast.
Deferoxamina Aspirina compresse effervescenti con vitami na C: l'uso concomitante di acido ascorbico puo' determinare un' aumen tata tossicita' tissutale del ferro specialmente a livello cardiaco e causare scompenso cardiaco.
Aspirina compresse effervescenti con Vitam ina C contiene sistemi tampone che potrebbero ridurre gli effetti dell 'ormone tiroideo Levotiroxina.
Alcool.
La somma degli effetti dell'alc ool e dell'acido acetilsalicilico provoca aumento del danno della muco sa gastrointestinale e prolungamento del tempo di sanguinamento.
E' co munque opportuno non somministrare altri farmaci per via orale entro 1 o 2 ore dall'impiego del prodotto.
EFFETTI INDESIDERATI:
Gli effetti indesiderati osservati piu' frequentemente sono a carico d ell'apparato gastrointestinale e possono manifestarsi in circa il 4% d ei soggetti che assumono acido acetilsalicilico come analgesico-antipi retico.
Tale percentuale aumenta sensibilmente nei soggetti a rischio di disturbi gastrointestinali.
Questi disturbi possono essere parzialm ente alleviati assumendo il medicinale a stomaco pieno.
La maggior par te degli effetti indesiderati sono dipendenti sia dalla dose che dalla durata del trattamento.
Gli effetti indesiderati osservati con l'acid o acetilsalicilico sono generalmente comuni agli altri FANS.
Patologie del sistema emolinfopoietico Prolungamento del tempo di sanguinamento , anemia da sanguinamento gastrointestinale, riduzione delle piastrine (trombocitopenia) in casi estremamente rari.
A seguito di emorragia p uo' manifestarsi anemia acuta e cronica post-emorragica/sideropenica ( dovuta, per esempio, a microemorragie occulte) con le relative alteraz ioni dei parametri di laboratorio ed i relativi segni e sintomi clinic i come astenia, pallore e ipoperfusione.
Patologie del sistema nervoso .
Cefalea, capogiro.
Raramente: sindrome di Reye.
Da raramente a molto raramente: emorragia cerebrale, specialmente in pazienti con ipertens ione non controllata e/o in terapia con anticoagulanti, che, in casi i solati, puo' risultare potenzialmente letale.
Patologie dell'orecchio e del labirinto.
Tinnito (ronzio/fruscio/tintinnio/fischio auricolare) .
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche.
Sindrome asmatica , rinite (rinorrea profusa), congestione nasale (associate a reazioni d'ipersensibilita').
Epistassi.
Patologie cardiache.
Distress cardiore spiratorio (associato a reazioni d'ipersensibilita') Patologie dell'oc chio.
Congiuntivite (associato a reazioni d'ipersensibilita') Patologi e gastrointestinali.
Sanguinamento gastrointestinale (occulto), distur bi gastrici, pirosi, dolore gastrointestinale, gengivorragia.
Vomito, diarrea, nausea, dolore addominale crampiforme (associate a reazioni d 'ipersensibilita').
Raramente: infiammazione gastrointestinale, erosio ne gastrointestinale, ulcerazione gastrointestinale, ematemesi (vomito di sangue o di materiale "a posta di caffe'"), melena (emissione di f eci nere, picee), esofagite.
Molto raramente: ulcera gastrointestinale emorragica e/o perforazione gastrointestinale con i relativi segni e sintomi clinici ed alterazioni dei parametri di laboratorio.
Patologie epatobiliari.
Raramente: epatotossicita' (lesione epatocellulare gene ralmente lieve e asintomatica) che si manifesta con un aumento delle t ransaminasi.
Patologie della cute e dei tessuti sottocutanei.
Eruzione cutanea, edema,orticaria, prurito, eritema, angioedema (associate a r eazioni di ipersensibilita').
Patologie renali ed urinarie.
Alterazion e della funzione renale (in presenza di condizioni di alterata emodina mica renale), sanguinamenti urogenitali.
Patologie sistemiche e condiz ioni relative alla sede di somministrazione.
Emorragie peri-operatorie , ematomi.
Disturbi del sistema immunitario Raramente: shock anafilatt ico con le relative alterazioni dei parametri di laboratorio e manifes tazioni cliniche.
Sindrome di Reye (SdR) La SdR si manifesta inizialme nte con il vomito (persistente o ricorrente) e con altri segni di soff erenza encefalica di diversa entita': da svogliatezza, sonnolenza o al terazioni della personalita' (irritabilita' o aggressivita') a disorie ntamento, confusione o delirio fino a convulsioni o perdita di coscien za.
E' da tener presente la variabilita' del quadro clinico: anche il vomito puo' mancare o essere sostituito dalla diarrea.
Se questi sinto mi insorgono nei giorni immediatamente successivi ad un episodio influ enzale (o simil-influenzale o di varicella o ad un'altra infezione vir ale) durante il quale e' stato somministrato acido acetilsalicilico o altri medicinali contenenti salicilati l'attenzione del medico deve im mediatamente essere rivolta alla possibilita' di una SdR.
Segnalare qu alsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segn alazione.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
L'uso di acido acetilsalicilico come di qualsiasi farmaco inibitore de lla sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi potrebbe inte rferire con la fertilita'; di cio' devono essere informati i soggetti di sesso femminile ed in particolare le donne che hanno problemi di fe rtilita' o che sono sottoposte ad indagini sulla fertilita'.
Gravidanz a.
L'inibizione della sintesi delle prostaglandine puo' influire negat ivamente sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio/fetale.
Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine, nelle prime fasi della gravidanza .
Il rischio assoluto di malformazioni cardiache era aumentato da meno dell'1% fino a circa l'1,5%.
E' stato stimato che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia.
Negli animali la somministrazio ne di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provoca re un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalita' emb rio-fetale.
Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, i nclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui era no stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, dura nte il periodo organogenetico.
Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, l'acido acetilsalicilico non deve essere somministrato se non in caso di effettiva necessita'.
Qualora farmaci contenenti ac ido acetilsalicilico siano usati da una donna che cerca una gravidanza , o durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, il trattame nto dovra' essere il piu' breve possibile e la dose la piu' bassa poss ibile.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori d ella sintesi di prostaglandine possono esporre: il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertens ione polmonare); disfunzione renale, che puo' progredire ad insufficie nza renale con oligo-idroamnios; la madre e il nascituro, alla fine de lla gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che puo' manifestarsi anche a dosi molto ba sse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prol ungamento del travaglio.
Conseguentemente, l'acido acetilsalicilico e' controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.
Il farmaco c on vitamina C sono controindicate durante l'allattamento.
Parole chiave: Raffreddore
Aspirina Dolore E Infiammazione
Aspirina Dolore e Infiammazione è stata formulata per un'azione rapida su DOLORE e INFIAMMAZIONE.
Per raggiungere questo traguardo, Bayer ha sviluppato l'innovativa Tecnologia MicroActive.
Grazie all'innovativa tecnologia a MICROACTIVE la sua compressa a rapida dissoluzione libera particelle di micro-dimensioni che si dissolvono rapidamente consentendo un rapido assorbimento del principio attivo.
Disponibile in confezioni da 8 e 20 compresse
In compresse rivestite
Disponibile in un pratico blister, anche per utilizzo fuori casa quando serve
Senza Glutine.
Senza Zucchero.
Indicato contro
Mal di testa
Dolori Muscolari
Dolori Cervicali
Infiammazione
Mal di schiena
Come si assume?
Aspirina Dolore e Infiammazione deve essere assunta con una adeguata quantità di liquidi. 1-2 compresse, ripetendo la dose se necessario, dopo che saranno trascorse almeno 4 ore. Per un dosaggio giornaliero massimo di 6 compresse.
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
DENOMINAZIONE:
ASPIRINA DOLORE E INFIAMMAZIONE 500 MG COMPRESSE RIVESTITE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Sistema nervoso, altri analgesici ed antipiretici.
PRINCIPI ATTIVI:
Ogni compressa contiene 500 mg di acido acetilsalicilico.
Eccipienti c on effetto noto: una compressa rivestita contiene 3,12 mmoli (o 71,7 m g) di sodio Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6 .1.
ECCIPIENTI:
Nucleo della compressa: silicio biossido colloidale, sodio carbonato.
Rivestimento: cera di carnauba, ipromellosa, zinco stearato.
INDICAZIONI:
Trattamento sintomatico della febbre e/o del dolore da lieve a moderat o, come mal di testa, sindrome influenzale, mal di denti, dolori musco lari.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR:
Ipersensibilita' all'acido acetilsalicilico o ad altri salicilati, o a d uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1, anamnesi d i asma o reazioni di ipersensibilita' (ad es.
orticaria, angioedema, r inite grave, shock) indotte dalla somministrazione di salicilati o sos tanze con un'azione simile, in particolare farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), ulcera peptica in fase attiva, diatesi emorragica, insufficienza renale grave (GFR < 30 ml/min/ 1,73 m^2 ), insufficienza epatica grave, insufficienza cardiaca grave non controllata, concomit ante somministrazione di metotrexato in dosi superiori a 15 mg alla se ttimana, per dosi antinfiammatorie di acido acetilsalicilico, o per do si analgesiche o antipiretiche (vedere paragrafo 4.5), concomitante so mministrazione di anticoagulanti orali per dosi antinfiammatorie di ac ido acetilsalicilico, o per dosi analgesiche o antipiretiche e nei paz ienti con anamnesi di ulcere gastroduodenali (vedere paragrafo 4.5), d all'inizio del sesto mese di gravidanza (oltre la ventiquattresima set timana di amenorrea) (vedere paragrafo 4.6), bambini e ragazzi al di s otto dei 16 anni di eta'.
POSOLOGIA:
Posologia.
Adulti e ragazzi (dai 16 anni in poi): da 1 a 2 compresse p er ciascuna dose da ripetere secondo necessita' dopo un minimo periodo di 4 ore.
La dose massima giornaliera non deve superare le 6 compress e.
Anziani (dai 65 anni): 1 compressa per ciascuna dose da ripetere se condo necessita' dopo un minimo periodo di 4 ore.
La dose massima gior naliera non deve superare le 4 compresse.
L'acido acetilsalicilico non va assunto per piu' di 3 giorni (in caso di febbre) o di 3 - 4 giorni (in caso di dolore) salvo diversa indicazione del medico.
Popolazione pediatrica: l'acido acetilsalicilico non deve essere usato nei bambin i e nei ragazzi al di sotto dei 16 anni senza una prescrizione medica.
L'acido acetilsalicilico deve essere usato con cautela nei pazienti c on funzionalita' epatica o renale anomala o con problemi circolatori.
Modo di somministrazione: per uso orale.
Le compresse vanno assunte co n una adeguata quantita' di acqua.
Per aprire lo strip, strappare dal bordo in qualsiasi posizione.
CONSERVAZIONE:
Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.
Conservare nella confezione originale per proteggere dalla luce e dall'umidita'.
AVVERTENZE:
In caso di combinazione con altri prodotti medicinali, per evitare qua lsiasi rischio di sovradosaggio, controllate che l'acido acetilsalicil ico sia assente dalla composizione di questi altri medicinali.
La sind rome di Reye, una malattia molto rara e potenzialmente mortale, e' sta ta descritta in bambini con sintomi di infezioni virali (in particolar e varicella ed episodi influenzali) con o senza assunzione di acido ac etilsalicilico.
Di conseguenza, l'acido acetilsalicilico dovrebbe esse re somministrato ai bambini in queste condizioni solo dopo parere medi co e quando misure di altro genere si siano dimostrate inefficaci.
In caso di vomito persistente, alterazioni dello stato di coscienza o com portamento anormale, il trattamento con acido acetilsalicilico deve es sere interrotto.
In caso di somministrazione prolungata di analgesici ad alte dosi, l'attacco di mal di testa non deve essere trattato con d osi maggiori.
L'impiego regolare di analgesici, in particolare di una combinazione di analgesici, puo' comportare una lesione renale permane nte, con rischio di insufficienza renale.
Il medicinale deve essere im piegato con particolare cautela nei seguenti casi: pazienti con altera zione della funzionalita' renale da lieve a moderata (GFR >= 30 a < 90 ml/min/ 1,73 m^2) o pazienti con circolazione cardiovascolare alterat a (es.
malattia vascolare renale, insufficienza cardiaca congestizia, deplezione di volume, interventi chirurgici maggiori, sepsi o eventi e morragici maggiori) poiche' l'acido acetilsalicilico puo' aumentare ul teriormente il rischio di compromissione renale e insufficienza renale acuta.
In alcune gravi forme di deficit di G6PD, alte dosi di acido a cetilsalicilico possono causare emolisi.
In caso di deficit di G6PD, l 'acido acetilsalicilico va somministrato sotto supervisione medica.
Il monitoraggio del trattamento dovrebbe essere intensificato nei seguen ti casi: nei pazienti con anamnesi di ulcera gastrica o duodenale, san guinamento gastrointestinale, o gastrite; nei pazienti con insufficien za renale; nei pazienti con insufficienza epatica; nei pazienti con as ma: il verificarsi di un attacco di asma, in alcuni pazienti, puo' ess ere collegato a una allergia ai farmaci antinfiammatori non steroidei o all'acido acetilsalicilico; in questo caso, questo medicinale e' con troindicato (vedere paragrafo 4.3); nelle pazienti con metrorragia o m enorragia (rischio di un aumento del volume e della durata del ciclo).
Sanguinamento gastrointestinale o ulcere/perforazioni possono verific arsi in qualsiasi momento durante il trattamento, senza che ci sia nec essariamente alcun segno premonitore o anamnesi nel paziente.
Il risch io relativo aumenta nei soggetti anziani, nei soggetti con ridotto pes o corporeo, e nei pazienti che ricevono anticoagulanti o inibitori del l'aggregazione piastrinica (vedere paragrafo 4.5).
In caso di sanguina mento gastrointestinale, il trattamento deve essere immediatamente int errotto.
Visto l'effetto inibitorio dell'acido acetilsalicilico sull'a ggregazione piastrinica, che si manifesta anche a dosi molto basse e p ersiste per diversi giorni, il paziente dovrebbe essere a conoscenza d el rischio di emorragia in caso di interventi chirurgici, anche di pic cola entita' (ad es.
estrazione dentaria).
In dosi analgesiche o antip iretiche, l'acido acetilsalicilico inibisce l'escrezione di acido uric o; nelle dosi usate in reumatologia (dosi antinfiammatorie), l'acido a cetilsalicilico ha un effetto uricosurico.
L'utilizzo di questo medici nale non e' raccomandato durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.6) .
La somministrazione di acido acetilsalicilico non e' raccomandata co n: anticoagulanti orali con dosi analgesiche o antipiretiche di acido acetilsalicilico (>=500 mg per somministrazione e/o < 3 g al giorno) e in pazienti senza anamnesi di ulcere gastro-duodenali (vedere paragra fo 4.5); altri antiinfiammatori non steroidei (FANS) con dosi antiinfi ammatorie di acido acetilsalicilico (>= 1g per somministrazione e/o >= 3g al giorno) o con dosi di acido acetilsalicilico analgesiche o anti piretiche (>=500 mg per somministrazione e/o < 3 g al giorno) (vedere paragrafo 4.5); eparine a basso peso molecolare (e molecole correlate) ed eparine non frazionate con dosi terapeutiche o in pazienti anziani (>65 anni) indipendentemente dalla dose di eparina, e per dosi antiin fiammatorie di acido acetilsalicilico (>= 1g per somministrazione e/o >= 3g al giorno) o con dosi analgesiche o antipiretiche di acido aceti lsalicilico (>=500 mg per somministrazione e/o < 3 g al giorno) (veder e paragrafo 4.5); clopidogrel (al di la' delle indicazioni approvate p er questa associazione nei pazienti con malattia coronarica acuta) (ve dere paragrafo 4.5); ticlopidina (vedere paragrafo 4.5); uricosurici ( vedere paragrafo 4.5); glucocorticoidi (ad eccezione della terapia sos titutiva con idrocortisone) per dosi di acido acetilsalicilico antiinf iammatorie (>= 1g per somministrazione e/o >= 3g al giorno) (vedere pa ragrafo 4.5); pemetrexed in pazienti con funzionalita' renale ridotta in modo da lieve a moderato (clearance della creatinina fra 45 ml/min e 80 ml /min) (vedere paragrafo 4.5); anagrelide: aumentato rischio di emorragia e diminuzione dell'effetto antitrombotico (vedere paragrafo 4.5).
Informazioni importanti su alcuni eccipienti Questo medicinale contiene 71,7 mg di sodio per dose equivalente al 3,6% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di so dio per un adulto.
INTERAZIONI:
Nel testo seguente, si applicano le seguenti definizioni: dosi antiinf iammatorie di acido acetilsalicilico sono definite come ">= 1g per som ministrazione e/o >= 3g al giorno"; dosi analgesiche o antipiretiche d i acido acetilsalicilico sono definite come ">=500 mg per somministraz ione e/o < 3 g al giorno".
Diverse sostanze danno luogo ad interazioni , per le loro proprieta' di inibitori dell'aggregazione piastrinica: a bciximab, acido acetilsalicilico, cilostazolo, clopidogrel, epoprosten olo, eptifibatide, iloprost, iloprost trometamolo, prasugrel, ticlopid ina, tirofiban, ticagrelor.
Il rischio di sanguinamento aumenta con l' utilizzo di piu' inibitori dell'aggregazione piastrinica cosi' come co n un loro utilizzo in combinazione con eparina o molecole correlate, a nticoagulanti orali o altri trombolitici, e deve essere valutato trami te costante monitoraggio clinico.
Combinazioni controindicate (vedere paragrafo 4.3): metotrexato in dosi superiori a 15 mg alla settimana, con dosi antinfiammatorie di acido acetilsalicilico, o con dosi analge siche o antipiretiche di acido acetilsalicilico: aumento della tossici ta' del metotrexato, in particolare della tossicita' ematologica (dovu ta alla ridotta eliminazione renale di metotrexato causata dall'acido acetilsalicilico).
Anticoagulanti orali con dosi antinfiammatorie di a cido acetilsalicilico, o con dosi analgesiche o antipiretiche di acido acetilsalicilico e nei pazienti con anamnesi di ulcere gastroduodenal i: aumento del rischio di emorragia.
Combinazioni non raccomandate: an ticoagulanti orali con dosi analgesiche o antipiretiche di acido aceti lsalicilico e nei pazienti senza anamnesi di ulcere gastroduodenali: a umento del rischio di emorragia.
Altri farmaci antinfiammatori non ste roidei (FANS) con dosi antinfiammatorie di acido acetilsalicilico, o c on dosi analgesiche o antipiretiche di acido acetilsalicilico: aumento del rischio di ulcere gastrointestinali ed emorragia.
Eparine a basso peso molecolare (e molecole correlate) e eparine non frazionate a dos i curative, o in pazienti anziani (>=65 anni) indipendentemente dalla dose di eparina, e per dosi antinfiammatorie di acido acetilsalicilico o dosi analgesiche o antipiretiche di acido acetilsalicilico: aumento del rischio di emorragia (inibizione dell'aggregazione piastrinica e aggressione della mucosa gastroduodenale da parte dell'acido acetilsal icilico).
Andrebbe usato un altro farmaco antinfiammatorio, o un altro analgesico o antipiretico.
Clopidogrel (al di fuori dell'indicazione approvata per questa combinazione in pazienti con sindrome coronarica acuta): aumento del rischio di emorragia.
Se la somministrazione conco mitante non puo' essere evitata, si raccomanda di effettuare un monito raggio clinico.
Ticlopidina: aumento del rischio di emorragia.
Se la s omministrazione concomitante non puo' essere evitata, si raccomanda di effettuare un monitoraggio clinico.
Uricosurici (benzbromarone, probe necid): riduzione dell'effetto uricosurico dovuta alla competizione pe r l'eliminazione di acido urico nei tubuli renali.
Glucocorticoidi (es clusa la terapia sostitutiva con idrocortisone) per dosi antinfiammato rie di acido acetilsalicilico: aumento del rischio di emorragia.
Pemet rexed nei pazienti con riduzione della funzionalita' renale da lieve a moderata (clearance della creatinina tra 45 ml/min e 80 ml/min); aume nto del rischio di tossicita' da pemetrexed (dovuto alla diminuita eli minazione renale di pemetrexed causata dall'acido acetilsalicilico) co n dosi antinfiammatorie di acido acetilsalicilico.
Anagrelide: aumento del rischio di emorragia e diminuzione dell'effetto antitrombotico.
S e la somministrazione concomitante non puo' essere evitata, si raccoma nda di effettuare un monitoraggio clinico.
Combinazioni che necessitan o di precauzioni di impiego: diuretici, inibitori dell'enzima di conve rsione dell'angiotensina (ACE) e antagonisti del recettore dell'angiot ensina II, con dosi antinfiammatorie di acido acetilsalicilico o con d osi analgesiche o antipiretiche di acido acetilsalicilico: nei pazient i disidratati puo' verificarsi un'insufficienza renale acuta causata d alla riduzione della velocita' di filtrazione glomerulare dovuta alla diminuita sintesi di prostaglandine renali.
Inoltre, puo' esserci una riduzione dell'effetto antipertensivo.
Assicurarsi che il paziente sia idratato e che la funzionalita' renale venga monitorata all'inizio de l trattamento.
Metotrexato in dosi <= 15 mg alla settimana, con dosi a ntinfiammatorie di acido acetilsalicilico, o con dosi analgesiche o an tipiretiche di acido acetilsalicilico: aumento della tossicita' del me totrexato, in particolare della tossicita' ematologica (dovuta alla ri dotta eliminazione renale di metotrexato causata dall'acido acetilsali cilico).
L'emocromo dovrebbe essere monitorato ogni settimana durante le prime settimane di somministrazione concomitante.
I pazienti con ri duzione della funzionalita' renale (anche lieve) e i pazienti anziani dovrebbero essere sottoposti a stretto monitoraggio.
Clopidogrel (nell 'indicazione approvata per questa combinazione in pazienti con sindrom e coronarica acuta): aumento del rischio di emorragia.
Si raccomanda d i effettuare un monitoraggio clinico.
Trattamenti topici gastrointesti nali, antiacidi e carbone attivo: aumento dell'escrezione renale di ac ido acetilsalicilico dovuta all'alcalinizzazione delle urine.
Si racco manda di somministrare antiacidi e trattamenti topici gastrointestinal i ad almeno due ore di distanza dall'assunzione di acido acetilsalicil ico.
Pemetrexed nei pazienti con normale funzionalita' renale: aumento del rischio di tossicita' da pemetrexed (dovuto alla diminuzione dell a eliminazione renale di pemetrexed causata dall'acido acetilsalicilic o) con dosi antinfiammatorie di acido acetilsalicilico.
La funzionalit a' renale andrebbe monitorata.
Combinazioni che devono essere tenute i n considerazione: glucocorticoidi (esclusa la terapia sostitutiva con idrocortisone) per dosi analgesiche e antipiretiche di acido acetilsal icilico: aumento del rischio di emorragia.
Deferasirox: con dosi antin fiammatorie di acido acetilsalicilico, o con dosi analgesiche o antipi retiche di acido acetilsalicilico: aumento del rischio di ulcere gastr ointestinali ed emorragia.
EFFETTI INDESIDERATI:
Frequenze: non note (non possono essere valutate dai dati disponibili) .
Patologie del sangue e del sistema linfatico: sanguinamento e tenden za alle emorragie (epistassi, sanguinamento delle gengive, porpora, ec c.) con aumento del tempo di sanguinamento.
Il rischio di sanguinament o puo' persistere per 4-8 giorni dopo l'interruzione dell'assunzione d i acido acetilsalicilico.
Puo' causare un aumento del rischio di emorr agia in caso di interventi chirurgici.
Possono verificarsi anche emorr agie intracraniche e gastrointestinali.
Disturbi del sistema immunitar io: reazioni di ipersensibilita', reazioni anafilattiche, asma, angioe dema.
Patologie del sistema nervoso: cefalea, capogiro, sensazione di perdita dell'udito, tinnito, che indicano di solito un sovradosaggio.
Emorragia intracranica.
Patologie gastrointestinali: dolore addominale , emorragia gastrointestinale occulta o conclamata (ematemesi, melena, ecc.) con conseguente anemia da carenza di ferro.
Il rischio di sangu inamento e' correlato alla dose.
Ulcere e perforazioni gastriche, mala ttia del diaframma intestinale (specialmente nel trattamento a lungo t ermine).
Patologie renali e urinarie: sono stati segnalati compromissi one renale e danno renale acuto.
Patologie epatobiliari: innalzamento degli enzimi epatici di solito reversibile con l'interruzione del trat tamento, danno epatico, principalmente di natura epatocellulare.
Patol ogie della cute e del tessuto sottocutaneo: orticaria, eruzioni cutane e.
Disturbi generali: Sindrome di Reye (vedere paragrafo 4.4).
Segnala zione degli effetti indesiderati.
E'importante segnalare gli effetti i ndesiderati del medicinale dopo l'autorizzazione.
Questo consente di c ontinuare il monitoraggio del rapporto rischio beneficio del medicinal e.
Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazion e avversa sospetta tramite il Sito web: https://www.aifa.gov.it/conten t/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
Gravidanza: l'inibizione della sintesi delle prostaglandine puo' avere effetti avversi sul corso della gravidanza e/o lo sviluppo embrio-fet ale.
I dati tratti dagli studi epidemiologici suggeriscono un aumento del rischio di aborto spontaneo, malformazioni cardiache e gastroschis i in seguito all'uso di inibitori della sintesi delle prostaglandine n elle prime fasi della gravidanza.
Il rischio assoluto di malformazioni cardio vascolari e' aumentato da non meno dell'1% a circa 1.5%.
Il ri schio sembra aumentare con la dose e la durata del trattamento.
Negli animali, e' stato dimostrato che la somministrazione di un inibitore d ella sintesi delle prostaglandine provoca un aumento della perdita pre e post impianto e della mortalita' embrio-fetale.
Inoltre, un'aumenta ta incidenza di varie malformazioni, incluse quelle cardiovascolari, e ' stata segnalata in animali ai quali era stato somministrato un inibi tore della sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenet ico della gestazione.
A meno che non sia assolutamente indispensabile, l'acido acetilsalicilico non deve essere somministrato durante le pri me 24 settimane di amenorrea.
Se l'acido acetilsalicilico viene sommin istrato in donne che desiderano una gravidanza o sono in gravidanza du rante le prime 24 settimane di amenorrea, la dose deve essere la piu' bassa possibile e la durata del trattamento il piu' breve possibile.
O ltre la 24.
settimana di amenorrea, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonar e (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare ); disfunzione renale, che puo' evolversi in insufficienza renale con oligoidroamniosi; nella fase finale della gravidanza, la madre e il ne onato possono andare incontro a: prolungamento del tempo di emorragia, dovuto all'inibizione della aggregazione piastrinica che puo' manifes tarsi anche a dosi molto basse di acido acetilsalicilico; inibizione d elle contrazioni uterine che determina il ritardo o il protrarsi del t ravaglio.
Pertanto l'acido acetilsalicilico e' controindicato superato il quinto mese di gravidanza (oltre 24 settimane di amenorrea) (veder e paragrafo 4.3).
Allattamento: l'acido acetilsalicilico passa nel lat te materno: pertanto l'uso di acido acetilsalicilico non e' raccomanda to durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.4) Fertilita': ci sono a lcune evidenze che i farmaci che inibiscono la cicloossigenasi/sintesi delle prostaglandine possono causare alterazione della fertilita' fem minile a causa di un effetto sulla ovulazione.
Questo effetto e' rever sibile alla sospensione del trattamento.
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