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Buscofen 200 mg Con Ibuprofene Analgesico Contro Dolori Da Ciclo 12 Capsule Molli

Buscofen 200 mg Con Ibuprofene Analgesico Contro Dolori Da Ciclo 12 Capsule Molli

Disponibilità Disponibile
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Codice Minsan

029396037

Brand: BOEHRINGER INGELHEIM IT.SPA

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Codice
029396037
Para-Farmacia Online Autorizzata

Scopri il prodotto

Descrizione Buscofen 200 mg Con Ibuprofene Analgesico Contro Dolori Da Ciclo 12 Capsule Molli

DENOMINAZIONE
BUSCOFEN

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Prodotto antiinfiammatorio e antireumatico, non steroideo.

PRINCIPI ATTIVI
Ibuprofene.

ECCIPIENTI
Compresse rivestite - blister da 20 compresse: amido di mais, sodio ca rbossimetilamido, magnesio stearato, idrossipropilmetilcellulosa, poli etilenglicole 6000, talco, titanio biossido, emulsione antischiuma.
Ca psule molli - blister da 12 o 24 capsule: macrogol 600, potassio idros sido, acqua depurata, gelatina, sorbitolo liquido parzialmente disidra tato.

INDICAZIONI
Dolori di varia origine e natura (dolori mestruali, mal di testa, mal di denti, nevralgie, dolori osteoarticolari e muscolari).

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
- Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipi enti.
- Soggetti con ipersensibilita' all'acido acetilsalicilico o ad altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei (FANS), in particolare quando l'ipersensibilita' e' associata a poliposi nasal e, angioedema e/o asma.
- Insufficienza epatica grave.
- Insufficienza renale grave (filtrazione glomerurale inferiore a 30 ml/min).
- Insuf ficienza cardiaca severa (IV classe NYHA).
- Soggetti affetti da discr asie ematiche di origine sconosciuta, da porfiria, da ipertensione, da grave insufficienza coronarica incontrollata.
- Ulcera peptica grave o in fase attiva.
- Storia di emorragia gastrointestinale o perforazio ne relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulce ra peptica ricorrente (due o piu' episodi distinti di dimostrata ulcer azione o sanguinamento).
- Soggetti con condizioni cliniche che determ inino un aumento della tendenza al sanguinamento.
- In concomitanza di interventi chirurgici (comprese le operazioni dentistiche).
- Soggett i che abbiano subito significative perdite di liquidi (per vomito, dia rrea o scarsa ingestione di liquidi).
- Durante il terzo trimestre di gravidanza.
- Bambini al di sotto dei 12 anni.

POSOLOGIA
Non somministrare ai bambini di eta' inferiore ai 12 anni.
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della dose minima e fficace per la durata di trattamento piu' breve possibile necessaria p er controllare i sintomi.
>>Compresse rivestite.
Adulti e adolescenti oltre i 12 anni: 1-2 compresse, due - tre volte al giorno, preferibilm ente a stomaco pieno.
Non superare comunque la dose di 1200 mg (6 comp resse) al giorno.
Non superare le dosi consigliate.
Nel caso l'uso del medicinale sia necessario per piu' di 3 giorni negli adolescenti, o n el caso di peggioramento della sintomatologia deve essere consultato i l medico.
Anziani: i pazienti anziani devono attenersi alle dosi minim e indicate.
Pazienti con insufficienza renale: in presenza di insuffic ienza renale l'eliminazione puo' essere ridotta e la posologia va di c onseguenza adeguata.
>>Capsule molli.
Adulti e adolescenti oltre i 12 anni: 1-2 capsule molli, due - tre volte al giorno, preferibilmente a stomaco pieno.
Non superare comunque la dose di 1200 mg (6 capsule mol li) al giorno.
Non superare le dosi consigliate.
Nel caso l'uso del me dicinale sia necessario per piu' di 3 giorni negli adolescenti, o nel caso di peggioramento della sintomatologia deve essere consultato il m edico.
Anziani: i pazienti anziani devono attenersi alle dosi minime i ndicate.
Pazienti con insufficienza renale: in presenza di insufficien za renale l'eliminazione puo' essere ridotta e la posologia va di cons eguenza adeguata.
Il farmaco non deve essere usato per piu' di 7 giorn i.
Se sono necessarie dosi piu' alte oppure se e' richiesto un trattam ento piu' prolungato, allora e' necessario rivolgersi al proprio medic o curante.
Le compresse rivestite e le capsule molli devono essere ing hiottite senza masticare, preferibilmente con un po' di acqua.
Si cons iglia l'assunzione durante o dopo i pasti, particolarmente alle person e con disturbi gastrici.

CONSERVAZIONE
Compresse rivestite - blister da 20 compresse: conservare a temperatur a ambiente.
Capsule molli - blister da 12 o 24 capsule: nessuna condiz ione di conservazione.

AVVERTENZE
Evitare l'uso del farmaco in concomitanza di altri FANS, a causa di un incremento del rischio di ulcerazione o sanguinamento.
Gli effetti in desiderati possono essere minimizzati con l'uso della piu' bassa dose efficace per la piu' breve durata di trattamento che occorre per contr ollare i sintomi.
Ibuprofene puo' mascherare segni di infezione.
Negli adolescenti disidratati esiste il rischio di alterazione della funzio nalita' renale.
I pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastr ointestinali, che possono essere fatali.
Sono state riportate emorragi a gastrointestinale, ulcerazione e perforazione che possono essere fat ali.
Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la piu' bassa dose disponibile.
Per questi pazienti ed anche per pazienti che assumo no basse dosi di acido acetilsalicilico o altri farmaci che possono au mentare il rischio di eventi gastrointestinali considerare l'uso conco mitante di agenti protettori.
Prestare cautela dai pazienti che assumo no contemporaneamente farmaci che potrebbero aumentare il rischio di u lcerazione o emorragia.
Quando si verifica emorragia o ulcerazione gas trointestinale in pazienti che assumono il farmaco sospendere il tratt amento.
Somministrare i FANS con cautela nei pazienti con una storia d i malattia gastrointestinale poiche' tali condizioni possono essere es acerbate.
Usare con cautela nei pazienti con difetti della coagulazion e.
Un adeguato monitoraggio ed opportune istruzioni sono necessarie ne i pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza ca rdiaca congestizia da lieve a moderata poiche' in associazione al trat tamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed ede ma.
L'uso di ibuprofene, particolarmente ad alti dosaggi (2400 mg al g iorno) e per trattamenti di lunga durata, puo' essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi.
In general e, gli studi epidemiologici non suggeriscono che basse dosi di ibuprof ene siano associate ad un aumento del rischio di infarto del miocardio .
I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa perif erica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con ibuprof ene soltanto dopo attenta valutazione.
Effettuare analoghe considerazi oni prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con f attori di rischio per eventi cardiovascolari.
Gravi reazioni cutanee, alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Steven-Johnson e necrolisi tossica epidermica sono state riportate molto raramente, in associazione con l'uso dei FANS.
Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere esposti a piu' alto rischio; l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi e ntro il primo mese di trattamento; interrompere il trattamento.
Quando si inizia un trattamento con ibuprofene prestare cautela ai pazienti con una disidratazione considerevole.
L'utilizzo a lungo termine di ib uprofene, ha portato a necrosi papillare renale ed altre alterazioni p atologiche renali.
In generale, l'uso abituale di analgesici, puo' por tare a lesioni renali permanenti con rischio di insorgenza di insuffic ienza renale.
E' stata riscontrata tossicita' renale in pazienti nei q uali le prostaglandine renali hanno un ruolo compensatorio nel manteni mento della perfusione renale.
La somministrazione di FANS in questi p azienti puo' comportare una riduzione dose-dipendente della formazione di prostaglandine e, come effetto secondario, del flusso sanguigno re nale.
Cio' puo' condurre velocemente a scompenso renale.
I pazienti pi u' a rischio di queste reazioni sono quelli con funzionalita' renale r idotta, scompenso cardiaco, disfunzioni epatiche, anziani e tutti quei pazienti che prendono diuretici e ACE inibitori.
La sospensione della terapia con FANS solitamente viene seguita dal recupero dello stato d i pretrattamento.
In caso di impiego prolungato sorvegliare la funzion alita' renale particolarmente in caso di lupus eritematoso diffuso.
Pr escrivere il farmaco con cautela in pazienti con asma bronchiale o mal attie allergiche in atto o pregresse perche' potrebbe insorgere bronco spasmo.
Lo stesso dicasi per quei soggetti che hanno manifestato bronc ospasmo, dopo l'impiego di aspirina o altri FANS.
Analgesici, antipire tici, antinfiammatori non steroidei possono causare reazioni di iperse nsibilita', potenzialmente gravi, anche in soggetti non precedentement e esposti a questo tipo di farmaci.
Il rischio di reazioni di ipersens ibilita' dopo assunzione di ibuprofene e' maggiore nei soggetti che ab biano presentato tali reazioni dopo l'uso di altri analgesici, antipir etici, antinfiammatori non steroidei e nei soggetti con iperreattivita ' bronchiale (asma), poliposi nasale o precedenti episodi di angioedem a.
Usare cautela nel trattamento di pazienti con funzionalita' cardiac a, epatica o renale fortemente ridotta; ricorrere al monitoraggio peri odico dei parametri clinici e di laboratorio, specialmente in caso di trattamento prolungato.
Ibuprofene puo' dare un innalzamento delle con centrazioni seriche delle aminotransferasi, e di altri marker della fu nzionalita' epatica, in pazienti senza precedenti evidenze di disturbi della funzione epatica.
Questi di solito comprendono aumenti relativa mente modesti e transitori rispetto al range normale.
Se queste anomal ie sono significative dal punto di vista clinico o se sono persistenti allora interrompere il trattamento e monitorare la risposta a seguito dell'interruzione del trattamento.
Ibuprofene puo' causare ritenzione di sodio, potassio e acqua in pazienti che in precedenza non hanno mo strato segni di disturbi renali, a causa dell'effetto sulla perfusione renale.
L'interruzione del trattamento e' solitamente seguita da un r apido ritorno allo stato della funzione renale pre-trattamento.
Ibupro fene puo' anche interferire con gli effetti natriuretici dei diuretici .
L'ibuprofene puo' mascherare sintomi di una infezione.
Ibuprofene, p uo' inibire l'aggregazione piastrinica e ha dato evidenza di prolungar e il tempo di sanguinamento in soggetti sani.
In rare occasioni in paz ienti in trattamento con ibuprofene e' stata osservata meningite asett ica.
Sebbene sia piu' probabile che si verifichi in pazienti con lupus eritematoso sistemico e patologie del tessuto connettivo collegate, e ' stata osservata anche in pazienti i quali non manifestavano patologi e croniche concomitanti.
Si raccomanda, in caso di trattamenti prolung ati, di effettuare periodici controlli oftalmologici.
L'uso del farmac o e' sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza.
S ospendere la nelle donne che hanno problemi di fertilita' o che sono s ottoposte a indagini sulla fertilita'.

INTERAZIONI
L'ibuprofene (come altri FANS) deve essere utilizzato con cautela in a ssociazione con: - corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale; - anticoagulanti: i FANS possono aumen tare gli effetti degli anticoagulanti come il warfarin.
E' opportuno m onitorare i pazienti in trattamento con cumarinici; - acido acetilsali cilico e altri FANS: queste sostanze possono far aumentare il rischio di reazioni avverse a carico del tratto gastrointestinale.
La somminis trazione concomitante di ibuprofene e acido acetilsalicilico non e' ge neralmente raccomandata a causa del potenziale aumento di effetti inde siderati.
Dati sperimentali suggeriscono che l'ibuprofene puo' inibire competitivamente l'effetto dell'acido acetilsalicilico a basse dosi s ull'aggregazione piastrinica quando i due farmaci vengono somministrat i contemporaneamente.
Sebbene vi siano incertezze riguardanti l'estrap olazione di questi dati alla situazione clinica, non si puo' escludere la possibilita' che l'uso regolare, a lungo termine di ibuprofene pos sa ridurre l'effetto cardioprotettivo dell'acido acetilsalicilico a ba sse dosi.
Nessun effetto clinico rilevante e' considerato probabile in seguito a un uso occasionale di ibuprofene.
E' comunque opportuno non associare ibuprofene con aspirina o altri FANS; - agenti antiaggregan ti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): aument o del rischio di emorragia gastrointestinale; - diuretici, ACE inibito ri e antagonisti dell'angiotensina II: i FANS possono ridurre l'effett o dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi.
I diuretici posson o anche aumentare il rischio di nefrotossicita' associata ai FANS.
In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o anziani) la co-somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell'angiotensina II e di agenti che inibiscono il sis tema della ciclo-ossigenasi puo' portare ad un ulteriore deteriorament o della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza ren ale acuta, generalmente reversibile.
Queste interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono il medicinale in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell'angiotensina II.
Quindi, tale combin azione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazient i anziani.
I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve esse re preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l'inizio della terapia concomitante e, periodicamente, da allora in po i; - litio: la somministrazione contemporanea di litio e FANS provoca aumento dei livelli di litio nel sangue per ridotta eliminazione, con possibilita' di raggiungimento della soglia tossica.
Qualora tale asso ciazione sia necessaria, monitorare la litiemia allo scopo di adattare la posologia del litio durante il trattamento contemporaneo con ibupr ofene.
- metotrexato: i FANS possono inibire la secrezione tubulare di metotrexato e ridurne la clearance con conseguente aumento del rischi o di tossicita'; - aminoglicosidi : i FANS possono diminuire l'escrezi one degli aminoglicosidi; - glicosidi cardiaci: i FANS possono esacerb are lo scompenso cardiaco, ridurre il tasso della filtrazione glomerul are e aumentare i livelli plasmatici dei glicosidi cardiaci; - fenitoi na: i FANS possono comportare un aumento delle concentrazioni plasmati che della fenitoina; - colestiramina: la concomitante somministrazione di ibuprofene e colestiramina puo' ridurre l'assorbimento dell'ibupro fene a livello del tratto gastrointestinale.
Comunque la rilevanza cli nica di tale interazione non e' nota; - ciclosporine: aumentano rischi o di nefrotossicita' con i FANS.
- inibitori della COX-2 e altri FANS: l'uso concomitante con altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi de lla cicloossigenasi-2, deve essere evitato per potenziale effetto addi tivo; - estratti vegetali: Ginkgo Biloba puo' aumentare il rischio di sanguinamento in associazione a FANS; - mifepristone: a causa delle pr oprieta' antiprostaglandiniche dei FANS, puo' teoricamente determinars i una diminuizione nell'efficacia del medicinale.
L'evidenza limitata suggerisce che la co-somministrazione di FANS nel giorno di somministr azione delle prostaglandine non influenza negativamente gli effetti de l mifepristone o della prostaglandina sulla maturazione cervicale o su lla contrattilita' uterina e non riduce l'efficacia clinica del medici nale sull'interruzione di gravidanza; - antibiotici chinolonici: dati su animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di convuls ioni associato con antibiotici chinolonici.
I pazienti che prendono FA NS e chinoloni possono avere un aumentato rischio di sviluppare convul sioni; - solfaniluree: i FANS possono aumentare l'effetto delle solfan iluree.
Sono stati segnalati rari casi di ipoglicemia in pazienti in t rattamento con solfaniluree che assumevano ibuprofene; - tacrolimus: p ossibile aumento del rischio di nefrotossicita' quando i FANS vengono somministrati con tacrolimus; - zidovudina: aumento del rischio di tos sicita' ematica in caso di co-somministrazione con FANS.
C'e' evidenza di un aumento del rischio di emartrosi e di ematoma in pazienti emofi liaci affetti da HIV in contemporaneo trattamento con zidovudina ed al tri FANS.
- ritonavir: e' possibile un aumento della concentrazione de i FANS; - probenecid: rallenta l'escrezione dei FANS con possibile aum ento delle loro concentrazioni plasmatiche; - sulfinpirazone: puo' rit ardare l'escrezione di ibuprofene; - inibitori del CYP2C9: la somminis trazione concomitante di ibuprofene e inibitori del CYP2C9 puo' aument are l'esposizione all'ibuprofene (substrato del CYP2C9).
In uno studio con voriconazolo e fluconazolo (inibitori del CYP2C9), si e' osservat a una aumentata esposizione al S(+)-ibuprofene da approssimativamente l'80% al 100%.
Si deve prendere in considerazione la riduzione della d ose di ibuprofene quando si somministrano concomitantemente forti inib itori del CYP2C9, in particolar modo quando dosi elevate di ibuprofene vengono somministrate con voriconazolo e fluconazolo.

EFFETTI INDESIDERATI
Gli effetti indesiderati osservati con ibuprofene sono generalmente co muni agli altri analgesici, antipiretici, antiinfiammatori non steroid ei.
Patologie gastrointestinali: gli eventi avversi piu' comunemente o sservati sono di natura gastrointestinale.
Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinali, talvolta fatali, in particolare negli anziani.
La perforazione gastrointestinale con l 'uso di ibuprofene e' stata osservata raramente.
Dopo la somministrazi one sono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipa zione, dispepsia, dolore epigastrico, pirosi gastrica, dolore addomina le, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn.
Meno frequentemente sono state osservate gastriti.
Mo lto raramente sono state osservate anche pancreatiti.
Disturbi del sis tema immunitario: in seguito a trattamento con FANS sono state riporta te reazioni di ipersensibilita'.
Queste possono consistere di a) reazi one allergica non-specifica e anafilassi, b) reazioni a carico del tra tto respiratorio comprendenti asma, anche grave, broncospasmo o dispne a oppure c) disturbi a carico della cute, comprendenti rash di vario t ipo, prurito orticaria, porpora, angioedema e, piu' raramente, dermati ti esfoliative e bollose (inclusi sindrome di Stevens - Johnson, necro lisi tossica epidermica ed eritema multiforme).
Patologie cardiache e vascolari: in associazione con il trattamento con FANS sono stati ripo rtati edema ed affaticamento, ipertensione e insufficienza cardiaca.
S tudi clinici suggeriscono che l'uso di ibuprofene, specialmente ad alt e dosi (2400 mg/die), puo' essere associato a un modesto aumento del r ischio di eventi trombotici arteriosi (es.
infarto del miocardio o ict us).
Altri eventi avversi riportati con minore frequenza e per i quali non e' stata necessariamente stabilita una causalita'.
Patologie del sistema emolinfopoietico: leucopenia, trombocitopenia, neutropenia, ag ranulocitosi, anemia aplastica e anemia emolitica.
Disturbi psichiatri ci: insonnia, ansia, depressione, stato confusionale, allucinazioni.
P atologie del sistema nervoso: mal di testa, parestesia, capogiri, sonn olenza, neurite ottica.
Infezioni ed infestazioni: rinite e meningite asettica (specialmente in pazienti con preesistenti disordini autoimmu ni, come lupus eritematoso sistemico e connettivite mista) con sintomi di rigidita' nucale, mal di testa, nausea, vomito, febbre o disorient amento.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: broncospasm o, dispnea, apnea.
Patologie dell'occhio: rari casi di alterazione ocu lare con conseguenti disturbi visivi, neuropatia ottica tossica.
Patol ogie dell'orecchio e del labirinto: udito compromesso, tinnito, vertig ini.
Patologie epatobiliari: funzione epatica alterata, insufficienza epatica, epatite ed ittero.
Patologie della cute e del tessuto sottocu taneo: reazioni bollose incluse sindrome di Stevens-Johnson e necrolis i tossica epidermica (molto rara), e reazioni di fotosensibilita'.
Pat ologie renali e urinarie: danno della funzione renale e nefropatia tos sica in varie forme, incluse nefrite interstiziale, sindrome nefrotica ed insufficienza renale.
Patologie sistemiche e condizioni relative a lla sede di somministrazione: malessere, affaticamento.
La segnalazion e delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazi one del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio c ontinuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
L'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' interessare negativa mente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale.
Dati ottenuti da st udi epidemiologici suggeriscono un aumento del rischio di aborto, di m alformazione cardiaca e gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine durante il primo periodo di gravidanza.
I l rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell'1 %, fino a circa l'1,5%.
Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia.
Negli animali, la somministrazione di inibi tori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumen to della perdita di pre e post-impianto e di mortalita' embrione-fetal e.
Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa qu ella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori della sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.
Durante il primo e secondo trimestre di gravi danza, l'ibuprofene non deve essere somministrato se non in casi stret tamente necessari.
Se usato da donne in procinto di concepimento o dur ante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata d el trattamento devono essere rispettivamente la piu' bassa e la piu' b reve possibile.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli in ibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a: - t ossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); - disfunzione renale, che puo' progredire i n insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre e il neonato, al la fine della gravidanza, a: - possibile prolungamento del tempo di sa nguinamento ed effetto antiaggregante che puo' verificarsi anche a dos i molto basse; - inibizione delle contrazioni uterine risultante in tr avaglio ritardato o porlungato.
Conseguentemente, l'ibuprofene e' cont roindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.
Nei pochi studi a d oggi disponibili, i FANS possono ritrovarsi nel latte materno in con centrazioni molto basse.
I FANS, se possibile, devono essere evitati d urante l'allattamento materno.
L'uso di ibuprofene puo' compromettere la fertilita' femminile e non e' raccomandato nelle donne in attesa di concepimento.
Nelle donne che hanno difficolta' a concepire o che son o oggetto di indagine sulla fertilita', si deve considerare l'interruz ione del trattamento con ibuprofene.

 

Tra i rimedi contro i dolori mestruali c’è Buscofen.
Buscofen è un analgesico a base di ibuprofene 200mg per il trattamento di dolori di varia origine e natura, tra cui il dolore mestruale (mal di pancia) e gli altri dolori legati al ciclo quali il mal di testa e il mal di schiena.
Buscofen in capsule molli ha il principio attivo già in soluzione liquida che favorisce un rapido assorbimento, così può agire in fretta contro il dolore.

Posologia E Modalità D'Assunzione

Adulti e adolescenti oltre i 12 anni: 1-2 capsule molli, due - tre volte al giorno.
Non superare la dose di 6 capsule molli al giorno.
Le capsule vanno inghiottite senza essere masticate, e preferibilmente a stomaco pieno con dell’acqua.

I SINTOMI DEL CICLO MESTRUALE

Spesso nel periodo del ciclo mestruale si manifestano dei dolori mestruali. All’inizio del ciclo si possono manifestare disturbi quali

• dolore intenso e continuo
• crampi
• sensazione di gonfiore nella zona del basso ventre.

L’intensità di questo disturbo, definito anche con il termine medico dismenorrea, può variare e va da moderata a severa.

Nella maggiora parte delle donne con ciclo mestruale, la dismenorrea viene accompagnata da altri sintomi quali il mal di testa e il mal di schiena da ciclo, che si manifestano in maniera differente a seconda del soggetto proprio come la durata e l’abbondanza del flusso.

Spesso questa sintomatologia è causata da alterazioni del metabolismo degli ormoni o da alcune sostante che sono già presenti nell’organismo, quali le prostaglandine, e che svolgono un’azione pro-infiammatoria.

I RIMEDI NATURALI CONTRO I DOLORI MESTRUALI

Alcune buone abitudini naturali possono aiutare ad alleviare i sintomi del dolore mestruale.

Assumendo comportamenti sani di vita quotidiana, infatti, si può affrontare il dolore mestruale in modo naturale.

FOGLIETTO ILLUSTRATIVO


DENOMINAZIONE:
BUSCOFEN 200 MG

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Prodotto antiinfiammatorio e antireumatico, non steroideo.
Acido propi onico e derivati.

PRINCIPI ATTIVI:
Compresse rivestite, 1 compressa contiene: ibuprofene 200 mg.
Capsule di gelatina molle: 1 capsula molle contiene: ibuprofene 200 mg.
Per l' elenco completo degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI:
Compresse rivestite - blister da 20 compresse: amido di mais, sodio ca rbossimetilamido, magnesio stearato, idrossipropilmetilcellulosa, poli etilenglicol 6000, talco, titanio biossido, emulsione antischiuma.
Cap sule molli - blister da 12 o 24 capsule: macrogol 600, potassio idross ido, acqua depurata, gelatina, sorbitolo liquido parzialmente disidrat ato.

INDICAZIONI:
Dolori di varia origine e natura (dolori mestruali, mal di testa, mal di denti, nevralgie, dolori osteoarticolari e muscolari).

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR:
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipien ti.
Soggetti con ipersensibilita' all'acido acetilsalicilico o ad altr i analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei (FANS), in p articolare quando l'ipersensibilita' e' associata a poliposi nasale, a ngioedema e/o asma.
Insufficienza epatica grave.
Insufficienza renale grave (filtrazione glomerurale inferiore a 30 ml/min).
Insufficienza c ardiaca severa (IV classe NYHA).
Soggetti affetti da discrasie ematich e di origine sconosciuta, da porfiria, da ipertensione, da grave insuf ficienza coronarica incontrollata.
Ulcera peptica grave o in fase atti va.
Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a pr ecedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricor rente (due o piu' episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguin amento).
Soggetti con condizioni cliniche che determinino un aumento d ella tendenza al sanguinamento.
In concomitanza di interventi chirurgi ci (comprese le operazioni dentistiche).
Soggetti che abbiano subito s ignificative perdite di liquidi (per vomito, diarrea o scarsa ingestio ne di liquidi).
Durante il terzo trimestre di gravidanza (vedere par.
4.6).
Bambini al di sotto dei 12 anni.

POSOLOGIA:
Non somministrare ai bambini di eta' inferiore ai 12 anni.
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della dose minima e fficace per la durata di trattamento piu' breve possibile necessaria p er controllare i sintomi (vedere par.
4.4).
Compresse rivestite.
Adult i e adolescenti oltre i 12 anni: 1-2 compresse, due - tre volte al gio rno, preferibilmente a stomaco pieno.
Non superare comunque la dose di 1200 mg (6 compresse) al giorno.
Non superare le dosi consigliate.
Ne l caso l'uso del medicinale sia necessario per piu' di 3 giorni negli adolescenti, o nel caso di peggioramento della sintomatologia deve ess ere consultato il medico.
Anziani: i pazienti anziani devono attenersi alle dosi minime indicate.
Pazienti con insufficienza renale: in pres enza di insufficienza renale l'eliminazione puo' essere ridotta e la p osologia va di conseguenza adeguata.
Capsule molli.
Adulti e adolescen ti oltre i 12 anni: 1-2 capsule molli, due - tre volte al giorno, pref eribilmente a stomaco pieno.
Non superare comunque la dose di 1200 mg (6 capsule molli) al giorno.
Non superare le dosi consigliate.
Nel cas o l'uso del medicinale sia necessario per piu' di 3 giorni negli adole scenti, o nel caso di peggioramento della sintomatologia deve essere c onsultato il medico.
Anziani: i pazienti anziani devono attenersi alle dosi minime indicate.
Pazienti con insufficienza renale: in presenza di insufficienza renale l'eliminazione puo' essere ridotta e la posolo gia va di conseguenza adeguata.
Buscofen non deve essere usato per piu ' di 7 giorni.
Se sono necessarie dosi piu' alte oppure se e' richiest o un trattamento piu' prolungato, allora e' necessario rivolgersi al p roprio medico curante.
Le compresse rivestite e le capsule molli devon o essere inghiottite senza masticare, preferibilmente con un po' di ac qua.
Si consiglia l'assunzione durante o dopo i pasti, particolarmente alle persone con disturbi gastrici.

CONSERVAZIONE:
Compresse rivestite - blister da 20 compresse: conservare a temperatur a ambiente.
Capsule molli - blister da 12 o 24 capsule: nessuna condiz ione di conservazione.

AVVERTENZE:
L'uso di Buscofen in concomitanza di altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2 (COX-2), deve essere evitato a causa di un incremento del rischio di ulcerazione o sanguinamento (vedere p ar.
4.5).
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'us o della piu' bassa dose efficace per la piu' breve durata di trattamen to che occorre per controllare i sintomi (vedere i paragrafi sottostan ti sui rischi gastrointestinali e cardiovascolari).
Popolazione pediat rica: negli adolescenti disidratati esiste il rischio di alterazione d ella funzionalita' renale.
Anziani: i pazienti anziani hanno un aument o della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedere pa ragrafo 4.2).
Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastroi ntestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazi one e perforazione che possono essere fatali.
Negli anziani e in pazie nti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o per forazione (vedere paragrafo 4.3), il rischio di emorragia gastrointest inale, ulcerazione o perforazione e' piu' alto con dosi aumentate di F ANS.
Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la piu' bassa dose disponibile.
Per questi pazienti ed anche per pazienti che assumo no basse dosi di acido acetilsalicilico o altri farmaci che possono au mentare il rischio di eventi gastrointestinali deve essere preso in co nsiderazione l'uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o i nibitori della pompa protonica) (vedere sotto e paragrafo 4.5).
Pazien ti con storia di tossicita' gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (sopratt utto emorragia gastrointestinale), in particolare nelle fasi iniziali del trattamento.
Cautela deve essere prestata dai pazienti che assumon o contemporaneamente farmaci che potrebbero aumentare il rischio di ul cerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI) o agenti antiaggreganti piastrinici come l'acido acetilsalicilico (veder e paragrafo 4.5).
Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastroint estinale in pazienti che assumono Buscofen il trattamento deve essere sospeso.
I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti c on una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiche' tali condizioni possono essere esacerbate (vedere para grafo 4.8).
Usare con cautela nei pazienti con difetti della coagulazi one.
Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari: un adeguato monitorag gio ed opportune istruzioni sono necessarie nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da li eve a moderata poiche' in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema.
Studi clinici sugger iscono che l'uso di ibuprofene, specialmente ad alte dosi (2400 mg/die ), puo' essere associato a un modesto aumento del rischio di eventi tr ombotici arteriosi (es.
infarto del miocardio o ictus).
In generale, g li studi epidemiologici non suggeriscono che basse dosi di ibuprofene (es.
<= 1200 mg/die) siano associate ad un aumento del rischio di even ti trombotici arteriosi.
I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia (II-III classe NYHA), cardiopatia i schemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebro vascolare devono essere trattati con ibuprofene soltanto dopo attenta considerazione e si devono evitare dosi elevate (2400 mg/die).
Attenta considerazione deve essere esercitata anche prima di avviare al tratt amento a lungo termine i pazienti con fattori di rischio per eventi ca rdiovascolari (es.
ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, abitu dine al fumo di sigaretta), soprattutto se sono necessarie dosi elevat e (2400 mg/die) di ibuprofene.
Reazioni cutanee severe: gravi reazioni cutanee, alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Steven-Johnson e necrolisi tossica epidermica sono state riportate molto raramente, in associazione con l'uso dei FANS (vedere paragrafo 4.8).
Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano ess ere esposti a piu' alto rischio; l'insorgenza della reazione si verifi ca nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento.
E' stata segnalata pustolosi esantematica acuta generalizzata (PEAG) in relazione a medicinali contenenti ibuprofene.
Il trattamento con Busco fen deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesion i della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilita'.
Mascherame nto dei sintomi di infezioni sottostanti: Buscofen puo' mascherare i s intomi di infezione, cosa che potrebbe ritardare l'avvio di un trattam ento adeguato e peggiorare pertanto l'esito dell'infezione.
Cio' e' st ato osservato nella polmonite batterica acquisita in comunita' e nelle complicanze batteriche della varicella.
Quando Buscofen e' somministr ato per il sollievo dalla febbre o dal dolore correlati a infezione, e ' consigliato il monitoraggio dell'infezione.
In contesti non ospedali eri, il paziente deve rivolgersi a medico se i sintomi persistono o pe ggiorano.
Effetti renali: quando si inizia un trattamento con ibuprofe ne deve essere prestata cautela ai pazienti con una disidratazione con siderevole.

INTERAZIONI:
L'ibuprofene (come altri FANS) deve essere utilizzato con cautela in a ssociazione con: corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedere par.
4.4); anticoagulanti: i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti come il warfarin ( vedere paragrafo 4.4).
E' opportuno monitorare i pazienti in trattamen to con cumarinici; acido acetilsalicilico e altri FANS: queste sostanz e possono far aumentare il rischio di reazioni avverse a carico del tr atto gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4).
La somministrazione con comitante di ibuprofene e acido acetilsalicilico non e' generalmente r accomandata a causa del potenziale aumento di effetti indesiderati.
Da ti sperimentali suggeriscono che l'ibuprofene puo' inibire competitiva mente l'effetto dell'acido acetilsalicilico a basse dosi sull'aggregaz ione piastrinica quando i due farmaci vengono somministrati contempora neamente.
Sebbene vi siano incertezze riguardanti l'estrapolazione di questi dati alla situazione clinica, non si puo' escludere la possibil ita' che l'uso regolare, a lungo termine di ibuprofene possa ridurre l 'effetto cardioprotettivo dell'acido acetilsalicilico a basse dosi.
Ne ssun effetto clinico rilevante e' considerato probabile in seguito a u n uso occasionale di ibuprofene (vedere paragrafo 5.1).
E' comunque op portuno non associare ibuprofene con aspirina o altri FANS; agenti ant iaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs ): aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedere par.
4.4 ); diuretici, ACE inibitori e antagonisti dell'angiotensina II: i FANS possono ridurre l'effetto dei diuretici e di altri farmaci antiiperte nsivi.
I diuretici possono anche aumentare il rischio di nefrotossicit a' associata ai FANS.
In alcuni pazienti con funzione renale compromes sa (per esempio pazienti disidratati o anziani) la co-somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell'angiotensina II e di age nti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi puo' portare ad u n ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una po ssibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile.
Queste i nterazioni devono essere considerate in pazienti che assumono Buscofen in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell'angiotensina II.
Quindi, tale combinazione deve essere somministrata con cautela, spec ialmente nei pazienti anziani.
I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della f unzione renale dopo l'inizio della terapia concomitante e, periodicame nte, da allora in poi; litio: la somministrazione contemporanea di lit io e FANS provoca aumento dei livelli di litio nel sangue per ridotta eliminazione, con possibilita' di raggiungimento della soglia tossica.
Qualora tale associazione sia necessaria, monitorare la litiemia allo scopo di adattare la posologia del litio durante il trattamento conte mporaneo con ibuprofene; metotrexato: i FANS possono inibire la secrez ione tubulare di metotrexato e ridurne la clearance con conseguente au mento del rischio di tossicita'; aminoglicosidi: i FANS possono diminu ire l'escrezione degli aminoglicosidi; glicosidi cardiaci: i FANS poss ono esacerbare lo scompenso cardiaco, ridurre il tasso della filtrazio ne glomerulare e aumentare i livelli plasmatici dei glicosidi cardiaci ; fenitoina: i FANS possono comportare un aumento delle concentrazioni plasmatiche della fenitoina; colestiramina: la concomitante somminist razione di ibuprofene e colestiramina puo' ridurre l'assorbimento dell 'ibuprofene a livello del tratto gastrointestinale.
Comunque la rileva nza clinica di tale interazione non e' nota; ciclosporine: aumentano r ischio di nefrotossicita' con i FANS; inibitori della COX-2 e altri FA NS: l'uso concomitante con altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi-2, deve essere evitato per potenziale effetto a dditivo (vedere par.
4.4); estratti vegetali: Ginkgo Biloba puo' aumen tare il rischio di sanguinamento in associazione a FANS; mifepristone: a causa delle proprieta' antiprostaglandiniche dei FANS, puo' teorica mente determinarsi una diminuizione nell'efficacia del medicinale.
L'e videnza limitata suggerisce che la co-somministrazione di FANS nel gio rno di somministrazione delle prostaglandine non influenza negativamen te gli effetti del mifepristone o della prostaglandina sulla maturazio ne cervicale o sulla contrattilita' uterina e non riduce l'efficacia c linica del medicinale sull'interruzione di gravidanza; antibiotici chi nolonici: dati su animali indicano che i FANS possono aumentare il ris chio di convulsioni associato con antibiotici chinolonici.
I pazienti che prendono FANS e chinoloni possono avere un aumentato rischio di sv iluppare convulsioni; solfaniluree: i FANS possono aumentare l'effetto delle solfaniluree.
Sono stati segnalati rari casi di ipoglicemia in pazienti in trattamento con solfaniluree che assumevano ibuprofene; ta crolimus: possibile aumento del rischio di nefrotossicita' quando i FA NS vengono somministrati con tacrolimus; zidovudina: aumento del risch io di tossicita' ematica in caso di co-somministrazione con FANS.
C'e' evidenza di un aumento del rischio di emartrosi e di ematoma in pazie nti emofiliaci affetti da HIV in contemporaneo trattamento con zidovud ina ed altri FANS; ritonavir: e' possibile un aumento della concentraz ione dei FANS; probenecid: rallenta l'escrezione dei FANS con possibil e aumento delle loro concentrazioni plasmatiche; sulfinpirazone: puo' ritardare l'escrezione di ibuprofene; inibitori del CYP2C9: la sommini strazione concomitante di ibuprofene e inibitori del CYP2C9 puo' aumen tare l'esposizione all'ibuprofene (substrato del CYP2C9).
In uno studi o con voriconazolo e fluconazolo (inibitori del CYP2C9), si e' osserva ta una aumentata esposizione al S(+)-ibuprofene da approssimativamente l'80% al 100%.
Si deve prendere in considerazione la riduzione della dose di ibuprofene quando si somministrano concomitantemente forti ini bitori del CYP2C9, in particolar modo quando dosi elevate di ibuprofen e vengono somministrate con voriconazolo e fluconazolo.

EFFETTI INDESIDERATI:
Gli effetti indesiderati osservati con ibuprofene sono generalmente co muni agli altri analgesici, antipiretici, antiinfiammatori non steroid ei.
Patologie gastrointestinali: gli eventi avversi piu' comunemente o sservati sono di natura gastrointestinale.
Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinali, talvolta fatali, in particolare negli anziani (vedere par.
4.4).
La perforazione gastr ointestinale con l'uso di ibuprofene e' stata osservata raramente.
Dop o somministrazione di Buscofen sono stati riportati: nausea, vomito, d iarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore epigastrico, piros i gastrica, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative , esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedere par.
4.4).
Meno fre quentemente sono state osservate gastriti.
Molto raramente sono state osservate anche pancreatiti.
Disturbi del sistema immunitario: in segu ito a trattamento con FANS sono state riportate reazioni di ipersensib ilita'.
Queste possono consistere di a) reazione allergica non-specifi ca e anafilassi, b) reazioni a carico del tratto respiratorio comprend enti asma, anche grave, broncospasmo o dispnea oppure c) disturbi a ca rico della cute, comprendenti rash di vario tipo, prurito, orticaria, porpora, angioedema e, piu' raramente, dermatiti esfoliative e bollose (inclusi sindrome di Stevens - Johnson, necrolisi tossica epidermica ed eritema multiforme).
Patologie cardiache e vascolari: in associazio ne con il trattamento con FANS sono stati riportati edema ed affaticam ento, ipertensione e insufficienza cardiaca.
Studi clinici suggeriscon o che l'uso di ibuprofene, specialmente ad alte dosi (2400 mg/die), pu o' essere associato a un modesto aumento del rischio di eventi trombot ici arteriosi (es.
infarto del miocardio o ictus) (vedere par.
4.4).
A ltri eventi avversi riportati con minore frequenza e per i quali non e ' stata necessariamente stabilita una causalita' includono: Patologie del sistema emolinfopoietico: leucopenia, trombocitopenia, neutropenia , agranulocitosi, anemia aplastica e anemia emolitica.
Disturbi psichi atrici: insonnia, ansia, depressione, stato confusionale, allucinazion i.
Patologie del sistema nervoso: mal di testa, parestesia, capogiri, sonnolenza, neurite ottica.
Infezioni ed infestazioni: rinite e mening ite asettica (specialmente in pazienti con preesistenti disordini auto immuni, come lupus eritematoso sistemico e connettivite mista) con sin tomi di rigidita' nucale, mal di testa, nausea, vomito, febbre o disor ientamento (vedere par.
4.4).
Patologie respiratorie, toraciche e medi astiniche: broncospasmo, dispnea, apnea.
Patologie dell'occhio: rari c asi di alterazione oculare con conseguenti disturbi visivi, neuropatia ottica tossica.
Patologie dell'orecchio e del labirinto: udito compro messo, tinnito, vertigini.
Patologie epatobiliari: funzione epatica al terata, insufficienza epatica, epatite ed ittero.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: reazioni bollose incluse sindrome di Stev ens-Johnson e necrolisi tossica epidermica (molto rara), reazioni di f otosensibilita' e reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistem ici (sindrome DRESS) (frequenza non nota), pustolosi esantematica acut a generalizzata (PEAG) (frequenza non nota).
Patologie renali e urinar ie: danno della funzione renale e nefropatia tossica in varie forme, i ncluse nefrite interstiziale, sindrome nefrotica ed insufficienza rena le.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministr azione: malessere, affaticamento.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verif icano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto pe rmette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del med icinale.
Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi r eazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-av verse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
Gravidanza: l'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' interess are negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale.
Dati ot tenuti da studi epidemiologici suggeriscono un aumento del rischio di aborto, di malformazione cardiaca e gastroschisi dopo l'uso di un inib itore della sintesi delle prostaglandine durante il primo periodo di g ravidanza.
Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell'1%, fino a circa l'1,5%.
Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia.
Negli animali, la somministrazi one di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provoc are un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalita' em brione-fetale.
Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni , inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori della sintesi delle prostaglandine , durante il periodo organogenetico.
Durante il primo e secondo trimes tre di gravidanza, l'ibuprofene non deve essere somministrato se non i n casi strettamente necessari.
Se usato da donne in procinto di concep imento o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere rispettivamente la piu' bassa e la piu' breve possibile.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che puo' prog redire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre e il neo nato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento ed effetto antiaggregante che puo' verificarsi anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultante i n travaglio ritardato o porlungato.
Conseguentemente, l'ibuprofene e' controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.
Allattamento: nei pochi studi ad oggi disponibili, i FANS possono ritrovarsi nel la tte materno in concentrazioni molto basse.
I FANS, se possibile, devon o essere evitati durante l'allattamento materno.
Fertilita': l'uso di ibuprofene puo' compromettere la fertilita' femminile e non e' raccoma ndato nelle donne in attesa di concepimento.
Nelle donne che hanno dif ficolta' a concepire o che sono oggetto di indagine sulla fertilita', si deve considerare l'interruzione del trattamento con ibuprofene.

 

Maggiori Informazioni

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Contrassegno: costo aggiuntivo € 6, disponibile solo per l'Italia.

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