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Ibuprofene 24 Compresse Rivestite

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Codice Minsan

039371051

Brand: FARMAPRO SRL

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Descrizione Ibuprofene 24 Compresse Rivestite

DENOMINAZIONE:
IBUPROFENE PHARMENTIS 200 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Farmaci antinfiammatori/antireumatici non steroidei, derivati dell'aci do propionico.

PRINCIPI ATTIVI:
Questo farmaco 200 mg compresse rivestite con film.
Ogni compressa riv estita con film contiene 200 mg di ibuprofene.

ECCIPIENTI:
Nucleo della compressa: amido di mais modificato, croscarmellosa sodic a, ipromellosa, acido stearico, silice colloidale anidra.
Rivestimento : ipromellosa, macrogol 8000, titanio diossido.

INDICAZIONI:
Trattamento sintomatico a breve termine di: dolore da lieve a moderato .

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR:
Questo medicinale da 200 mg compresse rivestite con film e' controindi cato nei seguenti casi: ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; reazioni note di broncospasmo, asma, rinit e, angioedema od orticaria a seguito di precedente assunzione di acido acetilsalicilico o di altri farmaci antiinfiammatori non steroidei (F ANS); disturbi non precisati della formazione del sangue; ulcera pepti ca/emorragia attiva o anamnesi di ulcera peptica/emorragia ricorrente (due o piu' episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento ); anamnesi di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a p recedenti trattamenti con FANS; emorragia cerebrovascolare o altri tip i di emorragia attiva; funzione epatica o renale gravemente compromess a; insufficienza cardiaca severa (IV classe NYHA); grave disidratazion e (causata da vomito, diarrea o insufficiente apporto di liquidi); ult imo trimestre di gravidanza.
Questo medicinale da 200 mg compresse riv estite con film.
Il farmaco e' controindicato nei bambini al di sotto di 12 anni di eta', poiche' questo dosaggio non e' adatto a causa dell 'elevata quantita' di principio attivo.

POSOLOGIA:
Posologia.
Deve essere impiegata la dose minima efficace per il tempo minimo necessario per alleviare i sintomi.
La dose dell'ibuprofene e' basata sul peso corporeo e sull'eta' del paziente.
Gli intervalli fra le somministrazioni dipendono dai sintomi e dalla dose massima giornal iera totale.
Deve essere applicato un intervallo minimo di almeno 6 or e.
La dose raccomandata non deve essere superata.
Gli effetti indeside rati possono essere minimizzati con l'uso della dose minima efficace p er la durata di trattamento piu' breve possibile necessaria per contro llare i sintomi.
Questo farmaco da 200 mg compresse rivestite con film .
tabella Per uso a breve termine.
Nel caso l'uso del medicinale sia n ecessario per piu' di 3 giorni negli adolescenti, o nel caso di peggio ramento della sintomatologia, deve essere consultato il medico.
Nel ca so l'uso del medicinale sia necessario per piu' di 4 giorni negli adul ti, o se i sintomi dovessero peggiorare deve essere consultato il medi co.
Gruppi particolari di pazienti.
Anziani: Non e' richiesto un aggiu stamento specifico della dose.
A causa del possibile profilo di effett i indesiderati, i pazienti anziani devono essere monitorati con partic olare attenzione.
Insufficienza renale: nei pazienti con compromission e della funzione renale da lieve a moderata non e' prevista una riduzi one della dose.
Insufficienza epatica: nei pazienti con compromissione della funzione epatica da lieve a moderata non e' prevista una riduzi one della dose.
Modo di somministrazione: per uso orale.
Le compresse rivestite con film devono essere deglutite intere con acqua.
Nei pazie nti con sensibilita' gastrica si raccomanda l'assunzione di ibuprofene durante i pasti.

CONSERVAZIONE:
Questo medicinale non richiede condizioni particolari per la conservaz ione.

AVVERTENZE:
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati usando la piu' bas sa dose efficace per il tempo minimo necessario ad ottenere il control lo dei sintomi.
Sicurezza gastrointestinale.
L'uso concomitante di ibu profene e altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della cicloossig enasi-2 deve essere evitato.
Anziani: i pazienti anziani sono soggetti a un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialment e emorragia e perforazione gastrointestinale, che possono essere fatal i.
Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento durante la terapia , con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione, che possono essere fatali.
Nei pazienti co n anamnesi di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perfora zione, e negli anziani il rischio di emorragia gastrointestinale, ulce razione o perforazione e' maggiore con l'aumento delle dosi di FANS.
Q uesti pazienti devono iniziare il trattamento con la piu' bassa dose d isponibile.
E' opportuno considerare l'uso concomitante di agenti prot ettivi (per es.
misoprostolo o inibitori della pompa protonica) sia pe r questi pazienti che per i pazienti che assumono in concomitanza bass e dosi di acido acetilsalicilico o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali.
I pazienti con storia di toss icita' gastrointestinale, in particolare se anziani, devono riferire q ualsiasi sintomo di natura gastrointestinale inusuale (soprattutto emo rragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del tratt amento.
E' necessaria cautela nel trattamento di pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazio ne o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come il war farin, inibitori selettivi della ricaptazione di serotonina o agenti a ntiaggreganti come l'acido acetilsalicilico.
Quando si verifica emorra gia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono ibuprofen e, il trattamento deve essere sospeso.
I FANS devono essere somministr ati con cautela nei pazienti con anamnesi di malattia gastrointestinal e (colite ulcerosa, morbo di Crohn), poiche' tali condizioni possono e ssere esacerbate.
Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari.
Si richi ede particolare cautela (discutere con il medico o il farmacista) prim a di iniziare il trattamento in pazienti con anamnesi di ipertensione e/o insufficienza cardiaca, perche' in associazione alla terapia con F ANS sono state segnalate ritenzione idrica, ipertensione e edema.
Stud i clinici suggeriscono che l'uso di ibuprofene, specie ad alte dosi (2 400 mg/die) puo' essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto miocardico o ictus).
In generale, gli studi epidemiologici non suggeriscono che basse dosi di ibuprofene (per esempio <= 1200 mg/die) siano associate ad un aume nto del rischio di eventi trombotici arteriosi.
I pazienti che soffron o di ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia (II-III classe NYHA), cardiopatia ischemica accertata, malattia arteri osa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati co n ibuprofene solo dopo un'attenta considerazione e si devono evitare d osi elevate (2400 mg/die).
Attenta considerazione e' necessaria anche prima di avviare al trattamento a lungo termine i pazienti con fattori di rischio per eventi cardiovascolari (es.
ipertensione, iperlipidemi a, diabete mellito, abitudine al fumo di sigaretta), soprattutto se so no necessarie dosi elevate di ibuprofene (2400 mg/die).
Reazioni cutan ee severe.
Sono state segnalate molto raramente reazioni cutanee gravi , alcune delle quali fatali, tra cui dermatite esfoliativa, sindrome d i Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica, in associazione con l'uso di FANS.
I pazienti sembrano essere a piu' alto rischio nelle pr ime fasi della terapia: l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento.
E' stata se gnalata pustolosi esantematica acuta generalizzata (PEAG) in relazione a medicinali contenenti ibuprofene.
Ibuprofene deve essere sospeso al la prima comparsa di segni e sintomi di reazioni cutanee severe, come eruzione cutanea, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di iper sensibilita'.
Eccezionalmente, la varicella puo' essere all'origine di gravi complicazioni infettive cutanee e dei tessuti molli.
Finora, no n e' stato possibile escludere che i FANS contribuiscano al peggiorame nto di queste infezioni.
Si raccomanda pertanto di non utilizzare ques to farmaco da 200 mg compresse rivestite con film in caso di varicella .
E' richiesta particolare cautela in pazienti che presentano: lupus e ritematoso sistemico (LES) e malattia mista del tessuto connettivo; di sturbi congeniti del metabolismo della porfirina (per es.
porfiria acu ta intermittente); disturbi gastrointestinali o malattia intestinali i nfiammatorie croniche (colite ulcerosa, morbo di Crohn); ipertensione e/o insufficienza cardiaca; funzione renale compromessa (poiche' puo' verificarsi un deterioramento acuto della funzione renale in pazienti con malattia renale preesistente); disidratazione; funzionalita' epati ca compromessa; febbre da fieno, polipi nasali o patologie respiratori e ostruttive croniche poiche' esiste per loro un aumento del rischio d i reazioni allergiche.
Queste possono manifestarsi come attacchi di as ma (cosiddetta asma da analgesici), edema di Quincke o orticaria; alle rgie ad altre sostanze, poiche' esiste un aumento del rischio di reazi oni di ipersensibilita' anche con l'uso di questo medicinale da 200 mg compresse rivestite con film; direttamente dopo chirurgia maggiore.
I nformazioni aggiuntive: l'ibuprofene, il principio attivo di questo me dicinale da 200 mg compresse rivestite con film puo' inibire temporane amente la funzione delle piastrine (aggregazione piastrinica).
I pazie nti con disturbi della coagulazione devono pertanto essere attentament e monitorati.
Se il medico considera necessaria la terapia prolungata con ibuprofene, si devono eseguire controlli regolari dei valori epati ci, della funzione renale e del conteggio delle cellule ematiche.
Dura nte il trattamento deve essere assicurato un adeguato apporto idrico, per prevenire la disidratazione e il possibile aumento della tossicita ' renale associato all'uso di ibuprofene.
L'uso prolungato di qualsias i antidolorifico per la cefalea puo' peggiorarla.
Se questa situazione si manifesta o si sospetta, si deve chiedere consiglio al medico e il trattamento deve essere interrotto.
La diagnosi di cefalea da abuso d i farmaci (MOH) deve essere sospettata in pazienti che hanno cefalea f requente o giornaliera nonostante (o a causa di) uso regolare di medic inali per la cefalea.

INTERAZIONI:
E' necessaria cautela se l'ibuprofene viene assunto contemporaneamente ai seguenti medicinali: acido acetilsalicilico o altri farmaci/analge sici antiinfiammatori non steroidei: aumentato rischio di ulcera ed em orragia gastrointestinale.
Digossina, fenitoina, litio: l'uso concomit ante di questo medicinale da 200 mg compresse rivestite con film e pre parazioni a base di digossina, fenitoina o litio puo' aumentare i live lli sierici di questi medicinali.
L'uso corretto dei farmaci citati no n richiede di norma il controllo dei livelli sierici di litio, digossi na e fenitoina.
Diuretici, ACE inibitori, beta-bloccanti ed antagonist i dell'angiotensina II: i FANS possono ridurre l'effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi.
In alcuni pazienti con funzione r enale compromessa (per es.
pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somministrazione di un ACE inibito re, di un beta-bloccante o di un antagonista dell'angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della cicloossigenasi, puo' avere co me conseguenza un ulteriore deterioramento della funzione renale, comp resa insufficienza renale acuta, che e' generalmente reversibile.
Pert anto, l'associazione deve essere somministrata con cautela, specialmen te nei pazienti anziani.
I pazienti devono essere adeguatamente idrata ti e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzion e renale dopo l'inizio della terapia concomitante e successivamente co n cadenza regolare.
La somministrazione concomitante di questo farmaco da 200 mg compresse rivestite con film e diuretici risparmiatori di p otassio puo' portare ad iperpotassiemia.
Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale.
Anticoagulanti: i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il war farin.
Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragia gastrointes tinale.
Metotrexato: la somministrazione di questo medicinale da 200 m g compresse rivestite con film entro 24 ore prima o dopo la somministr azione di metotrexato puo' portare a concentrazioni elevate di metotre xato e ad aumento dei suoi effetti tossici.
Zidovudina: ci sono indica zioni di un aumento del rischio di emartrosi ed ematoma in pazienti HI V positivi con emofilia in trattamento concomitante con zidovudina e i buprofene.
Ciclosporina: ci sono indicazioni di una possibile interazi one che comporta un aumento del rischio di tossicita' renale.
Sulfanil uree: studi clinici hanno mostrato interazioni tra farmaci antiinfiamm atori non steroidei e antidiabetici (sulfoniluree).
Sebbene finora non siano state descritte interazioni tra ibuprofene e sulfanilurea, si r accomanda un controllo dei valori ematici di glucosio, come misura pre cauzionale durante l'assunzione concomitante.
Tacrolimus: il rischio d i tossicita' renale aumenta se i due farmaci vengono co-somministrati.
Probenecid e sulfinpirazone: i medicinali che contengono probenecid o sulfinpirazone possono ritardare l'escrezione di ibuprofene.
Antibiot ici chinolonici: dati provenienti dagli studi sugli animali indicano c he i FANS possono aumentare il rischio di convulsioni associate agli a ntibiotici chinolonici.
I pazienti che assumono FANS e chinoloni posso no avere un rischio aumentato di sviluppare convulsioni.
Inibitori del CYP2C9: la somministrazione concomitante di ibuprofene e inibitori de l CYP2C9 puo' aumentare l'esposizione all'ibuprofene (substrato del CY P2C9).
In uno studio con voriconazolo e fluconazolo (inibitori del CYP 2C9), si e' osservata una aumentata esposizione al S(+)-ibuprofene da approssimativamente l'80% al 100%.
Si deve prendere in considerazione la riduzione della dose di ibuprofene quando si somministrano concomit antemente forti inibitori del CYP2C9, in particolar modo quando dosi e levate di ibuprofene vengono somministrate con voriconazolo o fluconaz olo.
Acido acetilsalicilico: la somministrazione concomitante di ibupr ofene e acido acetilsalicilico non e' generalmente raccomandata a caus a del potenziale aumento di effetti indesiderati.
Dati sperimentali su ggeriscono che l'ibuprofene puo' inibire competitivamente l'effetto de ll'acido acetilsalicilico a basse dosi sull'aggregazione piastrinica q uando i due farmaci vengono somministrati contemporaneamente.
Sebbene vi siano incertezze riguardanti l'estrapolazione di questi dati alla s ituazione clinica, non si puo' escludere la possibilita' che l'uso reg olare, a lungo termine di ibuprofene possa ridurre l'effetto cardiopro tettivo dell'acido acetilsalicilico a basse dosi.
Nessun effetto clini co rilevante e' considerato probabile in seguito a un uso occasionale di ibuprofene.

EFFETTI INDESIDERATI:
L'elenco dei seguenti effetti indesiderati comprende tutti gli effetti indesiderati noti associati al trattamento con ibuprofene, compresi q uelli riportati da pazienti con reumatismo in trattamento prolungato a d alte dosi.
I dati sulla frequenza, tranne segnalazioni molto rare, s ono basati sulla somministrazione del farmaco a breve termine con dosi massime giornaliere di 1200 mg di ibuprofene per formulazioni orali, e dosi massime di 1800 mg per le supposte.
Nella valutazione degli eff etti indesiderati sono state utilizzate le seguenti frequenze: Molto c omune (>=1/10); Comune (>=1/100, <1/10); Non comune (>=1/1000, <1/100) ; Raro (>=1/10000, <1/1000); Molto raro (<1/10000); Non nota (non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili).
Si deve considerare che le seguenti reazioni avverse sono prevalentemente dose-dipendenti e variabili da paziente a paziente.
Gli eventi avversi piu' comunemen te osservati sono di natura gastrointestinale.
Possono verificarsi ulc ere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fata le, specialmente negli anziani.
Dopo somministrazione di ibuprofene so no stati segnalati nausea, vomito, diarrea, flatulenza, stipsi, dispep sia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatite ulcerativa, esace rbazione di colite e morbo di Crohn.
Meno frequentemente e' stata osse rvata gastrite.
In particolare il rischio di emorragia gastrointestina le e' dipendente dalla dose e dalla durata del trattamento.
In associa zione a trattamento con FANS sono stati riportati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca.
Studi clinici suggeriscono che l'uso di ibup rofene, specie ad alte dosi (2400 mg/die) puo' essere associato a un m odesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto miocardico o ictus).
Infezioni e infestazioni.
Molto rarament e e' stata descritta esacerbazione di infiammazioni associate ad infez ione (per es.
sviluppo di fascite necrotizzante) in coincidenza con l' uso di farmaci antiinfiammatori non steroidei.
Cio' e' probabilmente c orrelato al meccanismo d'azione dei farmaci antiinfiammatori non stero idei.
Pertanto, se durante il trattamento con questo farmaco da 200 mg compresse rivestite con film compaiono i segni di un'infezione o si n ota il peggioramento di un'infezione, si raccomanda al paziente di riv olgersi senza indugi ad un medico.
Si dovra' quindi valutare se vi e' la necessita' di una terapia antiinfettiva/antibiotica.
Durante il tra ttamento con ibuprofene molto raramente sono stati osservati i sintomi di meningite asettica, con rigidita' del collo, cefalea, nausea, vomi to, febbre od offuscamento della coscienza.
I pazienti con disordini a utoimmuni (SLE, malattia mista del tessuto connettivo) sembrano essere predisposti.
Patologie del sistema emolinfopoietico.
Molto raro: dist urbi ematopoietici (anemia, leucopenia, trombocitopenia, pancitopenia, agranulocitosi).
I primi segni possono essere i seguenti: febbre, mal di gola, lesioni orali superficiali, sintomi simil-influenzali, grave esaurimento fisico, emorragia nasale e cutanea.
In questi casi, il pa ziente deve essere avvertito di interrompere immediatamente l'assunzio ne del medicinale, di evitare l'automedicazione con analgesici o antip iretici e di rivolgersi ad un medico.
Disturbi del sistema immunitario .
Non comune: reazioni di ipersensibilita', con eruzione cutanea e pru rito, oppure attacchi di asma (possibilmente con calo della pressione sanguigna).
Il paziente deve essere avvertito di informare un medico i mmediatamente e di non assumere piu', in questo caso, questo medicinal e da 200 mg compresse rivestite con film.
Molto raro: gravi reazioni d i ipersensibilita' generale.
Questa puo' presentarsi come edema del vi so, gonfiore della lingua, gonfiore della laringe interna con consegue nte costrizione delle vie respiratorie, sofferenza respiratoria, batti to cardiaco accelerato, calo della pressione sanguigna fino a shock pe ricoloso per la sopravvivenza del paziente.
Se si verifica uno di ques ti sintomi, che puo' manifestarsi anche in occasione del primo utilizz o del farmaco, si richiede un'immediata assistenza medica.
Disturbi ps ichiatrici.
Molto raro: reazioni psicotiche, depressione.
Patologie de l sistema nervoso.
Non comune: disturbi del sistema nervoso centrale c ome cefalea, capogiri, insonnia, eccitazione, irritabilita' o affatica mento.
Patologie dell'occhio.
Non comune: disturbi visivi.
In questo c aso, il paziente deve essere avvisato di informare il medico immediata mente e di interrompere l'assunzione di ibuprofene.
Patologie dell'ore cchio e del labirinto.
Raro: tinnito.
Patologie cardiache.
Molto raro: palpitazioni, insufficienza cardiaca, infarto miocardico.
Patologie v ascolari.
Molto raro: ipertensione arteriosa, vasculite.
Patologie gas trointestinali.
Comune: disturbi gastrointestinali come pirosi, dolore addominale, nausea, vomito, flatulenza, diarrea, stipsi e leggere per dite ematiche gastrointestinali che possono causare anemia in casi ecc ezionali; non comune: ulcere gastrointestinali, potenzialmente con emo rragia e perforazione.
Stomatite ulcerosa, esacerbazione di colite e m orbo di Crohn, gastrite; molto raro: esofagite, pancreatite, formazion e di stenosi intestinali diaframmatiche.
Il paziente deve essere avvis ato di sospendere l'assunzione del medicinale e di recarsi immediatame nte da un medico se compare dolore relativamente severo nella parte su periore dell'addome o melena o ematemesi.
Patologie epatobiliari.
Molt o raro: disfunzione epatica, danno epatico, in particolare nella terap ia a lungo termine, insufficienza epatica, epatite acuta.
Patologie de lla cute e del tessuto sottocutaneo.
Non comune: eruzioni cutanee vari e; molto raro: reazioni bollose comprese sindrome di Stevens Johnson e Necrolisi Epidermica Tossica (sindrome di Lyell), alopecia, in casi i solati, gravi infezioni cutanee con complicazioni a livello dei tessut i molli possono insorgere durante una infezione da varicella; non nota : reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome DR ESS), pustolosi esantematica acuta generalizzata (PEAG).
Patologie ren ali e urinarie.
Raro: danno del tessuto renale (necrosi papillare), au mento della concentrazione sierica di acido urico; molto raro: formazi one di edemi, in particolare in pazienti con ipertensione arteriosa o insufficienza renale, sindrome nefrotica, nefrite interstiziale che po ssono essere accompagnati da insufficienza renale acuta, ridotta escre zione urinaria e edema possono essere segni indicativi di malattia ren ale, che talvolta puo' comprendere anche l'insufficienza renale.
Se ta li sintomi compaiono o peggiorano, il paziente deve essere avvisato di interrompere l'assunzione di ibuprofene e consultare immediatamente u n medico.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
Gravidanza: l'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' influire negativamente sulla gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale.
I dati provenienti da studi epidemiologici evidenziano un aumentato rischio d i aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di u n inibitore della sintesi di prostaglandine nelle prime fasi della gra vidanza.
Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata del la terapia.
Negli animali, la somministrazione di inibitori della sint esi di prostaglandine ha indotto un aumento della perdita pre e post-i mpianto e mortalita' embrio-fetale.
Inoltre, negli animali a cui erano stati somministrati inibitori della sintesi di prostaglandine durante il periodo dell'organogenesi, e' stato riportato un aumento dell'inci denza di varie malformazioni, compresa quella cardiovascolare.
Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, l'ibuprofene non deve essere somministrato, se non in casi strettamente necessari.
Qualora l 'ibuprofene venga utilizzato da una donna in attesa di concepimento o durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, la dose e la du rata del trattamento devono essere mantenute le piu' basse possibili.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della si ntesi di prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopo lmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione pol monare); disfunzione renale, che puo' progredire in insufficienza rena le con oligoidramnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidan za, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento ed effetto a ntiaggregante che puo' verificarsi anche a dosi molto basse; inibizion e delle contrazioni uterine con conseguente ritardo o prolungamento de l travaglio.
Conseguentemente, l'uso di ibuprofene e' controindicato d urante il terzo trimestre di gravidanza.
Allattamento: solo piccole qu antita' di ibuprofene e dei prodotti del suo metabolismo vengono escre te nel latte materno.
Poiche' non sono noti effetti indesiderati nel l attante, non e' generalmente necessario interrompere l'allattamento du rante l'uso a breve termine e alle dosi raccomandate per il trattament o del dolore da lieve a moderato.
Tuttavia, in caso di prescrizione de l farmaco per trattamento prolungato o ad alte dosi, si deve prendere in considerazione uno svezzamento precoce.
Fertilita': vi sono evidenz e che mostrano che i farmaci che inibiscono la cicloossigenasi/sintesi delle prostaglandine possono causare compromissione della fertilita' femminile a seguito di un effetto sull'ovulazione.
Questo evento e' pe ro' reversibile con la sospensione del trattamento.

 

Maggiori Informazioni

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Contrassegno: costo aggiuntivo € 6, disponibile solo per l'Italia.

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