Obesità nel cane e nel gatto: come riconoscerla e gestirla

Sempre un maggior numero di animali che condividono con noi gli ambienti domestici, quindi nello specifico parliamo di cani e gatti, sono affetti da obesità. Una vera e propria patologia che, proprio come per noi umani, non va assolutamente sottovalutata e ignorata.

Spesso sono i padroni stessi a non rendersi conto della condizione di sovrappeso del proprio animale domestico. In molti casi infatti sono proprio loro a “incentivare” l’obesità, dando cibo oltre le dosi raccomandate per il fabbisogno nutrizionale giornaliero del cane o del gatto.

C’è da dire che alla base dell’obesità ci possono essere delle cause predisponenti.

La razza, ad esempio, rappresenta un fattore: soprattutto nel cane, alcune più di altre tendono ad accumulare più grasso, sia di taglia piccola (bassotti) che di taglia medio/grande (labrador).

Incidono inoltre anche vita sedentaria ed età: gli animali più anziani tendono ad ingrassare di più, sia per un metabolismo più rallentato sia perché solitamente svolgono meno attività fisica abbassando di conseguenza il consumo energetico.

Ma come si riconosce lo stato di sovrappeso in un animale?

Nell’animale in peso forma si possono notare e distinguere, sia ad occhio nudo sia accarezzandolo, costole e spina dorsale. Inoltre, guardandolo dall’alto, si vede un tronco armonico.

Se invece l’animale è eccessivamente sovrappeso o addirittura obeso, non è più possibile distinguere e percepire coste e colonna vertebrale, mentre il profilo dall’alto non sarà più snello e affusolato, ma a botte.

Gestire l’obesità attraverso l’alimentazione

È evidente che la prima causa di obesità nel cane e nel gatto è l’alimentazione scorretta. Situazione che si verifica quando il proprietario tende a dare molti snack all’animale fuori pasto (molto umido per il gatto, pane, biscotti e formaggi al cane): tutto questo porta a un accumulo calorico che alla lunga può causare uno stato di obesità.

Cosa fare allora per aiutarlo a dimagrire?

Il primo punto da correggere è proprio l’alimentazione. Una volta appurato lo stato di obesità del tuo cane o del tuo gatto, chiedi consiglio al veterinario di fiducia che saprà indicarti quantità e tipologia di alimento per instaurare una dieta equilibrata.

Per ottenere buoni risultati, è importante che tu per primo cambi le abitudini con l’animale e che ti attenga strettamente alle indicazioni ricevute. Un primo consiglio è dividere l’intera quantità giornaliera di cibo in due pasti, così da ottimizzare l’assorbimento dei nutrienti.

Un altro stratagemma potrebbe essere quello di premiare o viziare il tuo animale evitando gli snack: dagli piuttosto un nuovo giocattolo, una sessione di gioco più lunga o delle coccole extra.

Meno divano e più attività fisica

Se età e condizioni fisiche lo consentono, incentiva l’aumento di movimento del tuo animale. L’ideale sarebbe fargli fare attività ogni giorno: puoi alternare giochi con palline e frisbee durante la settimana, a corse e passeggiate nel weekend. Il nuoto può essere una validissima alternativa se il cane ha difficoltà a camminare a lungo.

Anche al gatto piacciono attività stimolanti, come ad esempio un gioco alimentare o andare alla ricerca di crocchette nascoste durante i pasti. Giochi di questo tipo possono stimolarlo a correre, saltare e arrampicarsi, favorendo quindi la perdita di peso.

Conseguenze dell’obesità

Proprio come può succedere a noi esseri umani, sovrappeso e obesità possono portare a patologie e conseguenze ben più gravi.

A differenza di quanto si possa pensare, le patologie cardiovascolari non sono la prima conseguenza dell’obesità nel cane e nel gatto. Sebbene il rischio aumenti, sono infatti altre le malattie che hanno più possibilità di presentarsi.

Prime tra tutte le malattie articolari, che possono portare, in particolare nel cane, a problemi di movimento e sfociare in patologie più gravi di difficile risoluzione anche da parte dei medici veterinari.

Aumenta e non di poco anche il rischio di diabete mellito: è normale diabete e la mancanza di produzione di insulina richiede cure continue e la somministrazione di farmaci sintetici. Inoltre può provocare una complicazione chiamata chetoacidosi diabetica, che può anche portare alla morte dell’animale.

L’obesità può infine causare, nel gatto, l’aumento del rischio di malattie delle basse vie urinarie (cistite e calcoli vescicali), dermatite o malattie della pelle, malattie del cavo orale. Per quanto riguarda il cane invece un’altra conseguenza è la pancreatite (infiammazione del pancreas), oltre che lo sviluppo di malattie renali.

Prenditi cura dell’alimentazione del tuo Pet!!!