Saturimetro: che cos’è a cosa serve

Oggetto sconosciuto ai più fino a pochi mesi fa, a causa dell’emergenza sanitaria per il
contagio da Covid19 il saturimetro è uno strumento che nell’ultimo anno ha assunto un ruolo fondamentale.
In questo articolo vedremo che cos’è, come funziona e come vanno interpretati i risultati.

Saturimetro: che cos’è?

Secondo il comitato tecnico scientifico del Governo italiano, il saturimetro è uno strumento
che dovrebbe essere presente in ogni casa al pari del termometro, perché potrebbe fare la
differenza nell’aiutare i medici a prendere decisioni importanti, anche a distanza, e allo
stesso tempo ad evitare ricoveri non necessari.
Tramite raggi infrarossi, il saturimetro misura rapidamente due valori: la frequenza cardiaca e la saturazione arteriosa. Quest’ultima rappresenta un indice indiretto della quantità di ossigeno nel sangue, dando informazioni preziose sul funzionamento dei polmoni e permettendo quindi un costante monitoraggio di una complicanza del covid-19 molto temuta, cioè la polmonite interstiziale.
La polmonite interstiziale causa un ipossiemia, cioè un abbassamento dei valori
dell’ossigeno nel sangue. Il modo più rapido per identificarlo è attraverso l’uso del
saturimetro.

Saturimetro: come si usa?
Nella pratica d’uso e saturimetro è uno strumento semplicissimo. Prima della misurazione è
necessario rimanere in stato di quiete, seduti o sdraiati, per qualche minuto.
Dopodichè basta accenderlo e introdurre il dito, preferibilmente l’indice o il medio, con il
polpastrello rivolto verso il basso, cioè verso il sensore, e tenerlo fermo per almeno 10
secondi.
Dopo pochi secondi appariranno due valori: il primo indica l’ossigenazione del sangue, la
saturazione; il secondo le pulsazioni del cuore al minuto. È importante che le dita non siano
fredde, non siano bagnate e che le unghie non sanno troppo lunghe.
È consigliabile ripetere più volte la misurazione: in caso di valori simili, significa che i dati
registrati dallo strumento sono attendibili. È importante anche controllare la carica delle
batterie, che se scariche potrebbero fornire dati sballati e creare allarmi ingiustificati.

Come si leggono i risultati del saturimetro?
Una saturazione compresa tra i 95 e 100% indica un ossigenazione ottimale e quindi che i
polmoni stanno funzionando bene. Una saturazione compresa tra il 90 e il 94% indica un
ossigenazione bassa che solitamente si accompagna a patologie preesistenti, anche
croniche.

Valori di saturazione inferiore al 90% invece indicano un ossigenazione insufficiente e che i
polmoni non stanno funzionando correttamente, per cui è richiesto un intervento immediato.

Dove acquistare il saturimetro?
Il saturimetro rappresenta dunque, insieme al termometro, un presidio fondamentale per
valutare la salute dei pazienti affetti da covid 19, nonché un prezioso alleato per comunicare lo stato di salute al proprio medico.
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