Vene varicose: cause e rimedi

Causa di disagio e talvolta anche di dolori, le vene varicose rappresentano un problema che colpisce soprattutto gli arti inferiori. Adoperarsi per contenere queste dilatazioni patologiche delle vene è utile per evitare delle conseguenze invalidanti. Dunque è importante capire quali sono le sue cause, che cosa può esser fatto per prevenirle ed altresì per curarle.

I segnali che il nostro corpo ci manda non vanno mai trascurati, nascondono sempre un motivo. Ecco che è bene andare a fondo del problema per evitare che ne insorgano altri. Nel caso delle vene varicose, se trascurate, si può avere spesso le gambe e le caviglie gonfie. A ciò può conseguire poi una difficoltà nella deambulazione e una stanchezza persistente.

Perché vengono le vene varicose

Come sempre, per interpretare al meglio la diagnosi è necessario conoscerne la causa. Le vene varicose sono espressione dell’indebolimento della parete venosa.
Insieme alle arterie, le vene si occupano della circolazione sanguigna ma quando una parete venosa si indebolisce il sangue non scorre in maniera fluida. Ciò significa che il sangue stagna e si accumula nelle vene. La stessa conseguenza si verifica in caso di malfunzionamento valvolare.

Per questo si vedono delle macchie violacee sulle gambe, perché all’interno delle vene permane il sangue. Si tratta di dilatazioni la cui origine è di natura genetica, almeno prevalentemente. C’è quindi una predisposizione naturale alle varici, altro nome con il quale è chiamata questa patologia. Tuttavia, anche lo stile di vita ha la sua influenza. Tanto in fase preventiva che in quella curativa.

Per esempio la circolazione sanguigna non va d’accordo con la sedentarietà e con il fumo, così come con le diete poco equilibrate, povere di liquidi e ricche di sali. Evitare di stare troppo tempo in piedi, ma anche troppo tempo seduti, è utile per consentire alle vene di trasportare il sangue nel migliore dei modi.

Inoltre vi è da dire che stiamo parlando di una patologia tipicamente femminile. Sono le donne a soffrire di vene varicose. Circa la comparsa del problema, nella maggior parte dei casi arriva dopo le gravidanze o con l’arrivo della menopausa. A prescindere da questo comunque, come abbiamo accennato, è preferibile trattarle fin da subito per evitare complicazioni.

Come trattare le varici

Per gestire al meglio le varici sarebbe opportuno rivolgersi al proprio medico di base ed eventualmente ad un angiologo. Infatti solitamente è questo specialista a prescrivere l’utilizzo di calze elastiche a compressione graduata. Si tratta di calze acquistabili in farmacia che stimolano la fluidità del sangue e, quindi, la sua circolazione. Tale soluzione è uno dei rimedi migliori e meno invasivi per trattare le vene varicose.

Per limitare i segni delle varici e per dare sollievo alle gambe affaticate si dovrebbero prendere poi in considerazione i massaggi. Non occorre andare da specialisti, quanto acquistare invece oli e creme specifiche. Sono le proprietà di alcune erbe a favorire la circolazione, che deve comunque essere appunto stimolata da un massaggio. Un ottimo decongestionante è il lentisco, ma anche il mirtillo, l’ippocastano, la centella e il ginkgo sono piante utili per contrastare le vene varicose.

Utile poi per contrastare le gambe gonfie è l’idroterapia. Si tratterebbe di concedersi 3 o 4 minuti al giorno per alterare getti di acqua calda a getti di acqua fredda sui polpacci. La zona da trattare è quella che va infatti dalla caviglia al ginocchio. Ciò aiuta a stimolare la circolazione, così come tenere le gambe sollevate quando si è distesi a pancia in su.

Prevenire le vene varicose si può?

Se si è dei soggetti predisposti alla patologia della dilatazione delle vene, non vi è da arrendersi in partenza. Adottando uno stile di vita sano si può evitare l’insorgere delle vene varicose, o perlomeno può essere utile a ritardare la loro comparsa.
I consigli che vi diamo sono solamente 3 e non prevedono delle azioni particolarmente restrittive. Si tratta di volersi bene ed adottare delle abitudini salutari.

1 Fare movimento
L’attività fisica è un toccasana per l’organismo, garantisce benessere e favorisce il corretto funzionamento di ciascun organo. Per questo fare un po’ di sano movimento ogni giorno può contribuire alla circolazione sanguigna dalla periferia al cuore. Rimanendo sempre nella stessa posizione, in piedi o seduti, si incentiva il ristagno dei liquidi.

Il consiglio, quindi, è di fare pause per cambiare posizione quando si è a lavoro per esempio. Altresì consigliamo di evitare di usare spesso calzature alte, con tacchi, che possono causare gonfiore e dolore alle gambe.

2 Curare l’alimentazione
Non ci vogliamo dilungare troppo, ma per non avere problemi a livello di circolazione è importante assumere molta acqua. A livello di cibi invece sono da prediligere quelli antiossidanti e dal basso contenuto di sodio.

3 Controllare il peso forma
Se si rispettano i due punti precedenti questo viene in automatico. Mangiando bene e facendo del sano movimento si hanno buone probabilità di mantenere il peso forma ideale. Ciò comporta quindi la salute del proprio corpo e tiene lontani i problemi. Aumentare di peso infatti significa spesso sentirsi appesantiti e quindi meno inclini a muoversi. Come abbiamo detto, il mancato movimento è spesso causa di problemi a livello di circolazione sanguigna.