Ma cosa sono e perché un corretto apporto è fondamentale per la nostra salute cardiovascolare e cardio-metabolica? LE MALATTIE CARDIOVASCOLARI Le malattie cardiovascolari sono responsabili di un’elevata percentuale della mortalità nella maggior parte dei Paesi industrializzati con una crescente incidenza nei Paesi in via di sviluppo. Anche in Italia rappresentano una delle principali cause di morbosità, invalidità e mortalità (44% di tutti i decessi). Le malattie cardiovascolari dipendono da diversi fattori di rischio; si dividono in: non modificabili, come l’età, il sesso e la familiarità; modificabili come le cattive abitudini e uno scorretto stile di vita (fumo, abuso di alcol, scorretta alimentazione, sedentarietà, etc). La prevenzione si baserà quindi su questi ultimi e dovrebbe iniziare già in giovane età.
IL RUOLO DEGLI OMEGA-3 NELLA SALUTE DEL CUORE Nel 1971 su “The Lancet”, tra le riviste mediche internazionali più importanti, fu pubblicato uno studio di Bang e Dyerberg che evidenziarono come la popolazione eschimese della costa occidentale della Groenlandia, pur alimentandosi con una dieta ricchissima in grassi e colesterolo, mostrasse una bassissima incidenza di malattie coronariche. Gli studiosi pensarono di analizzare la loro frazione lipidica del sangue per capire questo paradosso. I dati raccolti evidenziarono quantità elevate di due acidi grassi polinsaturi della serie Omega-3: l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA). Tali valori si giustificavano considerando che gli eschimesi assumevano con la dieta almeno 400 mg di EPA e DHA al giorno, un dato molto più alto rispetto agli abitanti di Europa e Stati Uniti. Da acidi grassi polinsaturi l’organismo umano sintetizza sostanze ormono-simili in grado di regolare moltissimi processi fisiologici, come ad esempio la coagulazione del sangue, a partire dagli acidi grassi polinsaturi. Ecco quindi svelato il segreto della salute cardiaca degli eschimesi: EPA e DHA! Oggi, dopo quasi 50 anni di ricerche, più di 2000 studi nella letteratura scientifica internazionale evidenziano una relazione positiva tra assunzione di Omega-3 e la salute di cuore e arterie. Questi importanti nutrienti, associati ad una dieta bilanciata, un’attività fisica regolare e un sano stile di vita, hanno dimostrato di prevenire le malattie cardiovascolari ostacolando la formazione della placca aterosclerotica e di coaguli di sangue, abbassando i livelli di trigliceridi e la pressione sanguigna, oltre a ridurre l’infiammazione dei vasi sanguigni e il rischio di aritmia cardiaca.
GLI OMEGA-3 Gli Omega-3 sono acidi grassi polinsaturi detti essenziali poiché non possono essere sintetizzati dal nostro corpo ma devono essere assunti con la dieta o con l’integrazione alimentare. I più importanti sono ALA (acido alfa-linolenico), EPA e DHA. Una volta assunti, gli enzimi convertono ALA, il progenitore, in EPA e a sua volta EPA viene trasformato in DHA. ALA si trova nei vegetali terrestri ma l’uomo non riesce a convertire efficacemente ALA in EPA e questo li rende una risorsa di Omega 3 poco ottimale. Invece, i pesci (merluzzo, sardine, aringhe, sgombro, salmone e tonno) e alcuni vegetali marini sono fonti decisamente migliori poiché ricchi di EPA e DHA. Queste forme metabolicamente più avanzate hanno consolidati effetti salutistici riconosciuti dall’EFSA (Agenzia per la Sicurezza Alimentare) per il loro sostengo alla funzione cardiaca, pressoria, cardiocircolatoria, visiva e celebrale.
QUANDO e PERCHÉ ASSUMERLI Quando non riusciamo ad assumere almeno 250 mg al giorno di EPA e DHA dalla dieta, rischiamo una carenza di questi acidi grassi essenziali e tale sbilanciamento favorisce uno stato generale di infiammazione a basso grado detta infiammazione silente subcornica, di natura asintomatica. Gli Omega-3 infatti sono importanti precursori di alcune molecole antinfiammatorie. La dieta moderna raggiunge con estrema difficoltà il corretto apporto di Omega-3 ed è quasi sempre troppo ricca di Omega-6, fondamentali per la salute ma precursori di mediatori pro-infiammatori e per questo da limitare. Il rapporto ideale Omega-3 e Omega-6 è di 1:5 ma, a causa dell’elevato consumo di alimenti ricchi di Omega-6 (olio di oliva, girasole, mais, cibi industriali…), questo rapporto arriva a 1:20 fino a 1:50. Per tale motivo, è fondamentale integrare la nostra dieta con Omega 3. Quando l’integrazione avviene mediante integratori alimentari, spesso preferiti per la loro praticità, si consiglia l’assunzione durante il pasto giornaliero che contenga una matrice lipidica, grassi vegetali o animali, anche modesta, che ne aiuti l’assorbimento.
LA MIGLIORE FONTE DI OMEGA-3: L’OLIO DI PESCE L’olio di pesce è la forma concentrata di Omega 3 più utilizzata nel mercato per il suo imbattibile rapporto quantità EPA-DHA/euro. Il prodotto viene ottenuto per spremitura del pescato e purificato mediante distillazione molecolare. Questa tecnica permette di concentrare selettivamente EPA e DHA abbattendo i contaminanti. Il prodotto finito, che può raggiungere una concentrazione di Omega-3 fino al 70-80%, viene generalmente assunto nella forma di capsule soft gel per evitare la sgradevole deglutizione dell’olio tal quale. A proposito degli integratori di Omega 3, oggi ti consigliamo Fisiocol è indicato in caso di ridotto apporto di acidi grassi Omega-3 (EPA + DHA) con la dieta. Fisiocol è certificato IFOSTM, l’International Fish Oil Standard, è ad oggi la più prestigiosa certificazione che ci assicura l’assenza di metalli pesanti, perossidi, para-anisidina e sostanze di degradazione.