5 settembre 2023
I geloni sono un disturbo piuttosto comune che colpisce in particolare le persone che soffrono molto il freddo, tanto da risentirne alle estremità del corpo come mani, piedi ed orecchie, ma anche naso e bocca. Il nome tecnico di questa infiammazione è eritema pernio e si tratta di una reazione cutanea dolorosa causata dagli sbalzi di temperatura.
I danni ai tessuti sono causati dalla variazione tra temperature estremamente basse e temperature più elevate. Naturalmente, ben vengano gli ambienti riscaldati in inverno, ma ciò a cui bisogna prestare attenzione è il modo in cui ci copriamo per uscire quando fa freddo. Infatti, il gelone altro non è che un principio di congelamento che non bisogna sottovalutare.
Cerchiamo ora di conoscere meglio questo disturbo prendendone in esame sintomi, cause e rimedi.
I danni ai tessuti sono causati dalla variazione tra temperature estremamente basse e temperature più elevate. Naturalmente, ben vengano gli ambienti riscaldati in inverno, ma ciò a cui bisogna prestare attenzione è il modo in cui ci copriamo per uscire quando fa freddo. Infatti, il gelone altro non è che un principio di congelamento che non bisogna sottovalutare.
Cerchiamo ora di conoscere meglio questo disturbo prendendone in esame sintomi, cause e rimedi.
Sintomi
Questa patologia si verifica quando le piccole arterie nei tessuti superficiali si restringono in risposta al freddo, limitando il flusso sanguigno e causando danni ai tessuti. I sintomi dei geloni possono manifestarsi in una gamma che va da lievi a gravi e comprendono diversi segnali chiave:- arrossamento e prurito;
- gonfiore;
- dolore o sensazione di bruciore;
- pelle secca e screpolata;
- lesioni o ulcere;
- cambiamenti di colore.
Il gonfiore rappresenta un ulteriore stadio di questa condizione. Man mano che il gelone progredisce, l'area colpita può gonfiarsi, risultato dell'accumulo di fluidi nei tessuti, che causa un rigonfiamento visibile e spesso palpabile.
Un sintomo spesso molto fastidioso è il dolore o la sensazione di bruciore. A seguito dell'esposizione prolungata al freddo intenso, i nervi possono subire danni, provocando un disagio che può variare da moderato a intenso, e che si propaga nell'area interessata.
La pelle secca e screpolata rappresenta un ulteriore aspetto dei sintomi dei geloni, perciò è importante applicare i giusti rimedi già dai primi segnali. La secchezza cutanea può essere conseguenza della disidratazione cutanea causata dalla reazione del corpo al freddo. La pelle si inasprisce e, in alcuni casi, possono formarsi ragadi e vesciche.
In situazioni più gravi, il danneggiamento dei tessuti superficiali può sfociare in ulcere o lesioni, segnalando un danno più profondo, che richiede un’attenzione medica immediata.
Un sintomo significativo è rappresentato dai cambiamenti di colore che si verificano dopo l'esposizione al freddo. L'area colpita dai geloni può assumere una colorazione bluastra o persino nera. Questo cambiamento nel colore è indicativo di una restrizione critica del flusso sanguigno, che può causare danni permanenti alla pelle se non trattata tempestivamente.
La gravità dei sintomi dei geloni può variare da persona a persona e può dipendere anche dalla durata dell'esposizione al freddo. Alcuni individui possono sviluppare geloni più facilmente rispetto ad altre, e in particolare coloro che soffrono di problemi di circolazione sanguigna, come l'insufficienza vascolare, possono esserne più suscettibili.
In ogni caso, la consapevolezza dei diversi sintomi dei geloni è essenziale per riconoscere questa condizione e prendere le misure preventive adeguate, come il mantenimento del calore corporeo e la protezione delle estremità, per evitare danni e disagi significativi causati dal freddo estremo.
Cause
Scopriamo le principali cause dei geloni e come si sviluppano.- Vasocostrizione arteriosa: quando il corpo è esposto al freddo, i vasi sanguigni superficiali si restringono per preservare il calore vitale dei tessuti interni. Questa risposta è una difesa naturale per mantenere la temperatura corporea stabile, ma può limitare il flusso sanguigno alle aree periferiche come le dita delle mani e dei piedi.
- Ridotto flusso sanguigno: a causa della vasocostrizione, il flusso sanguigno verso le estremità viene notevolmente ridotto. La scarsa circolazione sanguigna impedisce una corretta fornitura di ossigeno e nutrienti alle cellule, causando danni tissutali.
- Riapertura dei vasi sanguigni: quando il corpo si riscalda dopo l'esposizione al freddo, i vasi sanguigni si aprono rapidamente (vasodilatazione) per ripristinare la normale circolazione. Questo repentino aumento del flusso sanguigno può danneggiare i tessuti debilitati dalle basse temperature.
- Umidità: importante fattore scatenante dei geloni, poiché l'acqua presente sulla pelle può congelarsi a basse temperature, aumentando il rischio di danno tissutale.
- Sensibilità individuale: alcune persone sono più suscettibili ai geloni, in particolar modo chi soffre di problemi circolatori, come l'insufficienza vascolare.
- Esposizione prolungata al freddo: restare all'aperto in condizioni freddi ed umide per lunghi periodi senza adeguate misure protettive può aumentare significativamente il rischio.
- Abbigliamento inadeguato: indossare abiti non isolanti al freddo, aumenta l'esposizione alle basse temperature e può favorire la comparsa dei geloni.
Rimedi
La cura dei geloni è di tipo locale ed orale, spesso efficace per la sinergia tra creme e pomate, da applicare direttamente sulle zone colpite, e farmaci da prendere per via orale.Tra i rimedi più utilizzati annoveriamo:
- creme con corticosteroidi;
- antinfiammatori non steroidei (FANS);
- vasodilatatori;
- antisettici.
In alcuni casi può anche essere opportuno pulire le vesciche con antisettici per proteggerle ed evitare che la pelle danneggiata sfoci in un’infezione.
Può, infatti, accadere che quando è compromessa l’integrità di un tessuto, l’apporto di sangue diminuisca, comportando un aumento del rischio di contrarre infezioni batteriche, tra cui una delle più comuni è il tetano. Ecco, dunque, perché, è bene non solo curare adeguatamente i geloni, ma anche fare in modo che le ferite siano ben igienizzate.
È, inoltre, preferibile mantenere le vesciche asciutte, lontane sia da freddo che da fonti di calore ed evitare di graffiarle o strofinarle.
Non trascuriamo, poi, la prevenzione. Se si è soggetti ai geloni è bene prevenire la loro comparsa durante i mesi freddi, adottando il buon senso. Innanzitutto è consigliabile limitare le uscite o le lunghe permanenze quando è particolarmente freddo. È anche fondamentale coprire e proteggere le estremità con indumenti caldi. Non parliamo solo di guanti e calzini termici, ma anche di scarpe che coprano bene i piedi, di cappelli che tengano al caldo le orecchie, sciarpe avvolgenti che coprano sia il naso che la bocca. In poche parole, tutta la pelle esposta andrebbe protetta e tenuta al caldo.
Come si è potuto ben capire, il principale fattore di rischio è l’esposizione della pelle al freddo, ma anche il fumo e la nutrizione hanno la loro influenza. Ecco, dunque, che sarebbe ancor più necessario evitare di fumare quando le temperature scendono, poiché lla nicotina restringe i vasi sanguigni, nuocendo alla buona circolazione.
Un po’ come tutti i problemi, in generale, anche i geloni colpiscono chi ha un sistema immunitario più debole. Condurre, quindi, uno stile di vita salutare ed i giusti integratori aiutano a rispondere meglio anche alle temperature più rigide.
In ogni caso, sempre in un’ottica di prevenzione, per evitare complicazioni è consigliabile informare il proprio medico non appena si avvertono formicolii alle estremità, perché iniziare un trattamento quando i sintomi sono lievi può far sì che non si formino vesciche e i tempi di guarigione siano più brevi.